Lo stress del lavoro, le mille preoccupazioni giornaliere, e a questo si aggiunge il bimbo che fa i capricci e vi fa letteralmente perdere la pazienza.
Come fare a mantenere la calma e gestire la rabbia quando il bimbo vi fa spazientire? Ecco qualche veloce consiglio che potrà esservi utile in situazioni “disperate”.
Mantenere la calma: il primo passo è il tempo
Tanti libri consigliano e spiegano come mantenere la calma e gestire la rabbia quando i figli ci fanno davvero andare fuori di senno. Il primo fondamentale passo da cui partire è la considerazione che il bimbo non agisce per farci un danno. La sua reazione ad una richiesta è commisurata alle reazioni che ha suscitato le volte precedenti. Si tratta per il bimbo di una conseguenza ad un determinato comportamento. Occorre dunque non reagire d’istinto ma prendersi qualche secondo per inspirare in modo lento e tranquillo. Questo piccolo esercizio permetterà di calmarsi e di porsi nei confronti del figlio in modo più preciso e sicuro, così da ottenere anche maggiori risultati.
Gestire la rabbia attraverso le spiegazioni
Una volta recuperato l’autocontrollo può essere un ottimo secondo passo per mantenere la calma in situazioni di tensione col proprio figlio, quello di cercare di spiegare nel modo più esauriente possibile al bimbo le conseguenze delle sue azioni.
Non è la reazione sconsiderata ed eccessiva a dare ad un genitore una posizione di forza sul piccolo, ma piuttosto la conoscenza. Cercare di indurre il proprio bambino ad avere una capacità di discernimento delle situazioni e delle vostre richieste, garantirà reazioni meno scomposte e vi risparmierà notevoli dosi di rabbia. Pacati ma decisi ed irremovibili nelle vostre posizioni: soltanto così potrete evitare uno scontro aperto.
Ascoltate il vostro corpo e assecondatelo per gestire la rabbia
Aumento della sudorazione, respiro disordinato, battito accelerato. Sono alcuni dei principali campanelli d’allarme che il vostro corpo invia per mostrare la rabbia in rapida ascesa. Dovete essere in grado di prenderne coscienza e di porvi rimedio.
Prendetevi qualche minuto per calmarvi, magari in un’altra stanza. Tornate con un chiaro e coerente programma di spiegazione e mettete vostro figlio di fronte alle conseguenze che il suo comportamento andrà a determinare. Non servono, e anzi sono deleterie e sintomo di debolezza, parole urlate o sceneggiate per dare prova di comando davanti al bimbo.
Perdete la pazienza comunque? Chiedete scusa
Nessun genitore è perfetto. Nessuno insegna questo complicato mestiere. Sbaglierete sicuramente e qualche volta la rabbia prenderà comunque il sopravvento. Dopo gli errori e dopo un conflitto col vostro bimbo ripensate con calma e a mente lucida come sono andate le cose.
Soltanto così sarete più efficaci nell’occasione successiva. Pensate a cosa avete detto e fatto, a come il piccolo si è comportato di conseguenza. Ricordate infine che il bimbo si regola e agisce in base a quanto vede intorno a sé, perciò ancora una volta cercate di spiegare. Non è debolezza ammettere di avere esagerato, e spiegare al figlio che a volte è normale arrabbiarsi e perdere il controllo. Chiedete scusa per la vostra reazione ma fate comprendere al bimbo le conseguenze delle sue azioni e dei suoi comportamenti, e confrontatevi con lui.
[…] Si presentano domande come: “Dovrei lasciarli sfogare o consolarli?”, “Intervengo o aspetto che la rabbia passi?”, e “Ho gestito bene la situazione arrabbiandomi?”. […]