L’infanzia non sempre è sinonimo di spensieratezza e può succedere che alle normali paure di un bambino si aggiunga l’ansia.
L’ansia nei bambini può essere affrontata con la collaborazione dei genitori quando rimane circoscritta a manifestazioni che non compromettono la vita del bambino. Avere paura dell’interrogazione a scuola, essere preoccupati perché c’è un cane nei paraggi o temere il buio è normale.
Esistono tuttavia casi in cui l’ansia diventa terrore, preoccupazione continua, vera e propria paura che non abbandona il bambino neppure rassicurandolo.
In questi casi è necessario rivolgersi a uno psicoterapeuta infantile, per accompagnare il piccolo in un percorso di recupero della serenità e per affrontare l’ansia stessa.
Molti genitori si pongono il problema di come aiutare i bambini a gestirla e molto possono fare perché questo stato di tensione si attenui e permetta ai piccoli di avere un’infanzia aperta al mondo, senza avvertire pericoli ovunque.
Le strategie per aiutare a gestire l’ansia nei bambini
Un bambino che manifesta ansia merita attenzione, ma per insegnargli a gestirla, anche in modo indiretto, non basta tranquillizzarlo. Nei momenti in cui assume atteggiamenti preoccupati per un evento o per l’incolumità sua o di un parente, è utile in qualche modo non porre troppo interesse alla sua “preoccupazione”, mostrando invece entusiasmo quando si dimostra coraggioso. In ogni caso non bisogna fare l’errore di “esaltare” il suo comportamento solo in questi frangenti, ma cercare di ascoltarlo sempre, anche quando non ci sono episodi ansiogeni.
In aggiunta all’attenzione bisogna lodare i comportamenti coraggiosi del bambino, sottolineando a chiare lettere quanto siete orgogliosi di come ha affrontato una certa situazione. Bisogna essere molto precisi, indicandogli in modo chiaro quali comportamenti avete apprezzato, in modo che scatti un meccanismo di gratificazione.
Premiare il coraggio dei bambini per combattere l’ansia
Il bambino che si impegna con comportamenti che allontanino l’ansia va premiato. Non si tratta solo di gratificarlo, ma di dimostrargli quanto vengano apprezzati i suoi sforzi. Oltre all’attenzione e alla lode, può essere utile esaudire qualche suo desiderio, che non è detto sia un giocattolo o qualcosa di materiale. Potrebbe anche trattarsi di passare più tempo con lui, portarlo in un luogo che ama o a fare qualcosa insieme che non accade da tempo.
Il “premio” deve essere sempre proporzionale allo sforzo dimostrato dal bambino, senza mai esagerare.
I genitori devono anche essere da esempio per i propri bambini, assumendo comportamenti propositivi rispetto a paure o problemi che si presentino, perché si inneschi una sana imitazione.
Infine bisogna che vi sforziate di rendere più indipendenti i bambini che stanno imparando a gestire l’ansia.
Non si tratta di essere affettivamente “freddi”, ma di evitare di opprimerli, facendogli raccomandazioni “catastrofiche” o prospettandogli scenari inquietanti riguardo a eventi o persone. Insomma, non bisogna essere iper protettivi, lasciandoli volare magari fuori dal nido ogni tanto e regalandogli sempre più fiducia in se stessi.