Le donne che diventano mamme per la prima volta devono fare i conti con la propria emotività e affrontare le mille paure che fanno capolino nella loro testa.
Una fra tutte può essere sintetizzata nella seguente domanda: “Sarò in grado di essere una buona madre?”. Insomma, le ansie e le fragilità delle neomamme rischiano di diventare spesso il loro pane quotidiano: cerchiamo di capire cosa succede.
La maternità come inizio
La maternità può essere intesa come una sorta di anno zero da cui si riparte con nuove aspettative e con diverse motivazioni.
Si potrebbe parlare, addirittura, di una duplice nascita: quella fisica del bambino e quella psicologica della puerpera. Le emozioni che travolgono le neomamme sono numerose ma, spesso, contrastanti: da una parte sono animate da un entusiasmo costruttivo e stimolante determinato dalla gioia e dalla tenerezza per la nascita del piccolo e, dall’altra, si sentono “minacciate” da un profondo sentimento di inadeguatezza.
Diventare mamme, in altri termini, significa essere responsabili della vita di un’altra persona e questo nuovo compito, inevitabilmente, genera paure e ansie.
Le neomamme, spesso, temono di non essere in grado di tutelare e di proteggere il proprio piccolo e finiscono col diventare, per questo motivo, ansiose e iperprotettive. Certo, le ansie e le fragilità delle neomamme non sono sempre sentimenti negativi, in quanto sono in grado di mantenere alto il livello di attenzione e, di conseguenza, la capacità materna di monitorare le esigenze del piccolo, ma, in taluni casi, rischiano di trasformarsi in una vera e propria ossessione.
Mamma, cerca di perdonarti
È necessario, pertanto, imparare a dosare le paure e a perdonarsi. Se si commette un errore è importante accettarlo e andare avanti, nella piena consapevolezza che il vostro bambino non vi condannerà per questo né smetterà di amarvi. Potete starne certe, è solo questione di tempo: a distanza di pochi mesi dalla nascita riuscirete ad essere più lucide e meno emotive.
Un consiglio: confrontatevi con altre neomamme e condividete con loro le vostre paure. In questo modo vi sentirete finalmente comprese e meno sole, perché qualcun altro sta vivendo la vostra medesima esperienza, con le stesse ansie e la stessa angoscia.