Il rientro a scuola ha coinciso anche con la richiesta del tampone naso-faringeo per molti bambini. È l’unico strumento diagnostico utile per individuare la presenza del Covid-19. Pur durando una manciata di secondi, può presentare fastidio o, in alcuni casi, anche dolore nei più piccoli. Con pochi gesti premurosi e un po’ di attenzione verso il bimbo, il momento della somministrazione del test, può essere affrontato con maggiore serenità.
Desideriamo chiarire gli aspetti del funzionamento di questa pratica diagnostica, anche per venire incontro a molti genitori preoccupati.
La corretta preparazione dei bambini
Il primo passo necessario da compiere è spiegare al proprio figlio il motivo per cui dovrà essere sottoposto al tampone naso-faringeo, fornendo anche chiari dettagli su come verrà effettuato. Si tratta di un’attenzione particolare per aiutare il piccolo a prepararsi per l’effettuazione del test, dandogli il tempo necessario per interiorizzare la procedura. Un esempio di come può essere spiegata la motivazione del tampone è la seguente:
“Sicuramente hai sentito del Coronavirus che se va da una persona all’altra causando febbre e tosse. Anche se noi non abbiamo nessun sintomo e stiamo bene, è necessario fare un semplice test per aiutare i medici dell’ospedale a decidere quali cure saranno utili per te. Durante il test il medico e gli infermieri indosseranno degli abiti speciali che servono per proteggere sia loro che te dal virus. Vedrai che avranno bocca e naso coperti da una mascherina, con sopra una visiera trasparente che servirà per riparare i loro occhi”.
Spiegare ai bambini come avviene il test
Il momento della spiegazione di come avviene il test può anche avvenire nella tranquillità della propria casa. Si può iniziare facendo vedere al proprio figlio un semplice cotton fioc, spiegando che per il tampone del naso e della gola ne servirà uno molto simile, soltanto leggermente più lungo. Poichè il cotton fioc del tampone, come quello di casa, ha due estremità, una sarà messa in bocca per la raccolta del campione di muco dalla gola, l’altra sarà messa in una narice del naso per prelevare un piccolo campione nasale.
La rassicurazione di tempi veloci
Utilissimo è dire ai bambini che tutto il test sarà velocissimo. Si possono utilizzare semplici similitudini. Un esempio è dire che il tampone durerà il tempo di scendere le scale di casa.
Un aiuto per mantenere una posizione ferma
Affinché il test avvenga in maniera precisa, veloce e senza fastidi, è necessario che il bimbo rimanga fermo.
Per aiutarlo a non muoversi si può dire al bimbo:
“Facciamo finta di essere state congelate da Elsa!”
Aspettare l’esito del tampone
Molto gradita sarà al bambino una bella bibita fresca, magari proprio la sua preferita, da bere immediatamente dopo la somministrazione del test. Lo aiuterà a non pensare a un eventuale piccolo bruciore di gola.