Nell’ospedale di Novara è stato effettuato un complicato intervento chirurgico su un neonato prematuro, venuto alla luce alla 32esima settimana di gestazione e che pesa appena 1000 grammi.
Una situazione molto complessa
A causa di una grave malformazione congenita nel punto dove l’esofago si connette con lo stomaco, infatti, i medici hanno dovuto intervenire dopo pochi giorni dalla nascita. Per fortuna il bambino è già stato dimesso e si alimenta normalmente dalla bocca.
In pratica la malformazione bloccava l’esofago nel suo tratto superiore, con la complicanza che c’era un’apertura verso la trachea, con il rischio che i succhi gastrici potessero entrare nel sistema respiratorio danneggiando in maniera gravissima.
L’equipe di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Novara ha assistito il piccolo dalla nascita prematura fino alla fine della convalescenza post intervento.
L’operazione si è svolta in due fasi successive. Da una parte è stata interrotta la comunicazione tra trachea ed esofago, dall’altra sono stati attaccati i due tratti di esofago che erano chiusi per il difetto congenito.
L’intervento è particolarmente importante perché è stato fatto su un bambino nato prematuro e che presentava anche un difetto cardiaco.
L’importanza della squadra
Il dottor Ubertazzi che ha seguito tutta l’operazione insieme al suo staff, ha sottolineato che a rendere possibile un intervento di questo livello è stato un gioco di squadra e l’accesso a tecnologia avanzatissima.
Il punto chiave è stato soprattutto nella sinergia complessa tra tutti i reparti, che vanno da ostetricia fino a terapia intensiva neonatale e anestesia pediatrica, senza dimenticare tutto il personale di sala.
Uno staff che grazie ad esperienza e professionalità è riuscito a salvare la vita ad un bambino, con un intervento estremamente complesso e raro nel settore della chirurgia neonatale d’emergenza.