Il nuovo anno scolastico è alle porte e la ripresa delle attività didattiche in presenza, dopo il lockdown dovuto alle conseguenze della pandemia Covid-19, desta non poche preoccupazioni ai genitori degli alunni di scuole materne, elementari e medie.
I possibili effetti di un rientro a scuola affrettato, visti anche i continui aumenti dei casi di contagio, hanno fatto scattare l’allarme di “Save The Children” e “Ipsos“. Con una recente ricerca, l’organizzazione internazionale per la tutela dei minori, ha scoperto che i rischi legati alla pandemia preoccupano 7 genitori su 10, toccando numeri percentuali elevati di quelle madri e quei padri seriamente impauriti per l’inizio del nuovo anno didattico.
I numeri e le percentuali dei genitori in preda alla preoccupazione
La ricerca condotta dall’associazione ha avuto uno scopo ben preciso: rilevare il numero di persone che, in vista del nuovo anno scolastico, sono in preda alla preoccupazione, anche alla luce dell’evoluzione della pandemia da Covid-19 che continua a tenere banco in Italia e nel mondo.
In particolare, è emerso che circa il 70% dei genitori si dice timoroso che un rientro a scuola, così com’è stato strutturato, possa gravare sulla salute dei più piccoli, incrementando focolai e mettendo in serio pericolo alunni e personale scolastico.
Tra le motivazioni di un pericolo preannunciato ci sarebbero il mancato distanziamento sociale, le modalità di ingresso ed uscita da scuola e quelle relative alla ripresa delle attività didattiche.
L’allarme di Save The Children e le stime di Ipsos
L’allarme di “Save The Children” è scattato nel momento in cui si è avuto il più ampio riscontro dopo la ricerca condotta su scala nazionale, attraverso la quale si è avuta una stima di tutto ciò che potrebbe accadere, una volta che i bambini abbiano ripreso le lezioni in presenza, dopo il lockdown di marzo e aprile scorsi.
A dare manforte ai risultati poco entusiasmanti dello studio, si è aggiunto Ipsos, secondo il quale a terrorizzare i genitori ci sarebbero motivazioni di carattere economico: circa il 20% delle famiglie non sarebbe in grado di pagare la retta per la mensa scolastica.