Ci sono mamme che strillano. Urlano in casa e per strada. Sudano sotto le braccia, anche quando indossano un vestito leggero, con le bretelle. Sudano alla nuca, anche se portano i capelli legati. Sudano per strada, quando spingono un passeggino, portano in mano un monopattino, recuperano, da terra, il bambino e la sua bicicletta. Ricaduti, entrambi, il tempo di essere rimessi in piedi.
Ci sono mamme che vivono con i denti stretti. Mascelle serrate. Non perché non parlino, ma per quanto sono tese, irritate, prive di pazienza. Una pazienza che c’è, c’è sempre stata. Il problema è che si è accesa la spia rossa ed è in riserva da mesi, da anni, senza che ci sia mai stato il tempo di ricaricarla.
Ci sono mamme con fidanzati, compagni, mariti impeccabili. All’apparenza, un vanto. Anche in casa, non male. Il problema è che questi non ce la fanno. Il gioco non lo raccolgono, ti fanno inciampare. La lavatrice non la fanno, sono convinti che le magliette sono diventate sporche, senza avvisare. Che le valigie si disfino da sole. Che il pavimento si auto pulisca.
Ci sono mamme che si arrabbiano, scattano, alla velocità della luce. Viste dall’esterno, delle vere e proprie matte. Parte una manata, una spintonata. Non sanno neanche loro come mai, a momenti. Si, delle vere e proprie pazze. I figli sarebbero da toglierglieli.
Ci sono mamme che tornano a casa, dopo passeggini, parchi, altalene, salta-salta, e trovano tutto come era prima. Qualcosa di rassicurante, dopo tutto. I cuscini a terra. I letti disfatti. I resti della colazione a tavola. La spazzatura da buttare. Ritagli di disegni, ovunque.
Ci sono mamme, a volte anche queste mamme, che hanno figli meravigliosi. Dolci, educati, gentili, sensibili. Figli non perfetti. Perfetti cosa vorrebbe dire, poi? Bimbi, ragazzini, che sono in grado di suscitare complimenti. ” Come sei bravo, come se educato. Ma guarda com’è intelligente. E’ sveglio, per la sua età. E’ in gamba”. Bambini e ragazzi sui quali non si riconoscono tracce di quella madre che, invece, è senza dubbio criticabile. Sarà dna, non merito di alcuno. Ancor meno di una madre che pare, troppo spesso, solo delirante, cupa, stanca, irascibile. Pazza.
Ci sono mamme, che forse voi non siete, che sono sole. Sole in mezzo a parenti ed amici, e compagni e mariti. Sole senza nessuno di questi sopra.
Ci sono mamme a cui si riconosce solo il peggio. Un peggio di cui, ovviamente, solo loro sono responsabili. Perché non la prendono con il verso giusto. Perché non sono in grado di viverla diversamente. Perché non riconoscono la bellezza del momento.
Ci sono mamme.