L’impetigine è un’infezione della pelle, altamente contagiosa e causata da batteri; si tratta di una malattia molto comune, soprattutto nei bambini al di sotto dei dieci anni, si manifesta con sintomi variabili, ma di solito si caratterizza per la presenza di bolle rosse e piene di siero, forte prurito, croste e pelle arrossata.
Impetigine: come ci si contagia?
Le zone maggiormente colpite sono quelle intorno a bocca e naso, dunque nelle parti del viso più esposte, ma in alcuni casi anche in zone come braccia e gambe.
L’infiammazione si manifesta in punti già precedentemente interessati da ferite, arrossamenti, tagli o traumi; il contatto delle mani con superfici sporche, e poi con zone vulnerabili della pelle, è infatti il meccanismo che sta alla base del contagio.
I batteri si diffondono facilmente e si instaura così l’infezione, spesso favorita anche in periodi dell’anno particolarmente caldi e umidi, nei quali i batteri proliferano più facilmente.
È compito del medico individuare per ogni caso la cura più adatta, di solito però la terapia dell’impetigine si serve soprattutto dell’uso di antibiotici come cura. I batteri responsabili della malattia sono Streptococchi e Stafilococchi, i quali agiscono sulla pelle già resa vulnerabile da condizioni ambientali, sporco, tagli, punture di insetti oppure altro ancora; ecco perché prevenire è importante.
Ogni volta che le bolle si aprono si formano delle piccole crosticine di colore giallo scuro, eppure ci sono due forme di impetigine: quella non bollosa è la più diffusa, si caratterizza per la presenza di vesciche infiammate, che tendono poi a rompersi e a seccarsi, diventando croste che piano piano si tolgono senza lasciare segni; l’altra, quella bollosa, proprio a causa della presenza delle bolle e della loro rottura, lascia lesioni sulla pelle.
Come curare l’impetigine
Un trattamento tempestivo su tale infiammazione è necessario, anche perché, se la lesione non viene trattata, potrebbe portare ad altre complicazioni. Il medico deciderà se intervenire sul problema optando per antibiotici topici, oppure orali: i farmaci ad azione topica contengono sostanze disinfettanti capaci di lenire e di curare l’infezione, che di solito è anche molto contagiosa; gli antibiotici assunti per via orale si utilizzano, invece, in caso di infiammazione più vasta.
La durata della cura è di almeno una decina di giorni, poi il medico valuterà la risposta alla terapia e, se necessario, si interverrà ancora.
Come prevenire l’impetigine
La prevenzione dell’impetigine è possibile grazie ad un controllo accurato delle lesioni presenti sulla pelle del bambino: è infatti importante mantenere pulite e disinfettate tutte le zone eventualmente ferite, cercando di evitare, magari mediante l’utilizzo di cerotti, che il piccolo si tocchi la zona con mani sporche, oppure che venga a contatto con luoghi non igienizzati.