Tra le tappe che caratterizzano la crescita di un bambino, tra gli 8 e 11 mesi si sviluppa in genere l’andatura a quattro zampe.
Gattonare non è da considerare obbligatorio nel processo di sviluppo, ma è sicuramente un passaggio importante perché permette al lattante di iniziare a esplorare in autonomia l’ambiente che lo circonda e di iniziare a sviluppare alcune abilità che gli permetteranno successivamente di iniziare camminare.
Numerosi studi dimostrano come sia errato “costringere” il bambino a gattonare andando a modificare la sua posizione o l’andatura con cui si muove. Anche se molto piccolo, in genere non ha bisogno di alcun aiuto per raggiungere la posizione quadrupedica e avventurarsi alla scoperta del mondo circostante. Possiamo eventualmente invogliarlo a sperimentare la nuova posizione mettendo un gioco o un pupazzo davanti a lui a una distanza tale che per raggiungerlo debba escogitare un modo per spingersi in avanti.
Gattonare ha molti benefici sullo sviluppo motorio e cognitivo
Muoversi a gattoni ha numerosi vantaggi per il corpo del lattante. Innanzitutto, per muoversi in una direzione precisa sviluppa la coordinazione mano-occhio, abilità che da più grande applicherà anche in altre tappe dell’apprendimento, come la scrittura o un’attività fisica. Gattonando, poi, si incentiva lo sviluppo della visione binoculare: lo stimolo ci raggiunge attraverso due fonti, gli occhi, ma ci appare come un’unica immagine permettendoci di focalizzarci su un solo punto di arrivo. In questo caso, il bambino potrà così muoversi per raggiungere una destinazione ben precisa. Di conseguenza, si stimolano anche la concentrazione e la memoria.
Infine, andare a gattoni risulta essere una vera e propria “palestra” per i muscoli, in particolare per quelli del tronco, delle braccia e delle spalle che da sdraiati non vengono stimolati.
Tappa importante, ma non indispensabile: a ogni bambino i suoi tempi
Non è possibile definire l’esatto momento in cui sia più “giusto” iniziare a gattonare: alcuni bambini iniziano precocemente, a 8 o 9 mesi, altri a 10 o più tardi, anche a 1 anno di vita.
I genitori devono rispettare i tempi del proprio piccolo che in genere a 6 mesi raggiungere autonomamente la posizione seduta e a 10-11 mesi comincerà a tirarsi su in piedi da solo.
Senza preoccuparsi se sembra che una tappa non sia raggiunta nei tempi indicati, è importante osservare anche come avvengono i tentativi. In genere, il bimbo inizia a gattonare quando ha acquisito stando seduto da solo una certa sicurezza e fiducia in sé.
E’ consigliabile creare un ambiente in cui possa sperimentare in libertà e sicurezza: un tappeto morbido, vestiti comodi che proteggano ginocchia e gomiti. Gattonare sarà una scoperta, un gioco che porterà nuove sensazioni ed emozioni, ma può capitare che questa tappa venga saltata e che il bambino inizi precocemente a camminare o che trovi un altro modo per spostarsi, senza che questo provochi alcuna conseguenza sullo sviluppo del suo organismo.