Pesce crudo e riso, se non troppo conditi, sono alimenti sani, dalle elevate proprietà nutrizionali e con un ottimo rapporto tra calorie e senso di sazietà. Ma il sushi è un alimento adatto ai bambini?
Sushi e bambini: attenzione alle norme igieniche
Posto che, secondo il parere di dietologi e nutrizionisti, la salubrità del sushi è vincolata al rispetto di molte condizioni, sembra più che legittimo chiedersi se questo alimento sia o meno indicato per i più piccoli. In base a pareri autorevoli (come quello degli esperti della nutrizione che collaborano con la Fondazione Umberto Veronesi), il sushi fa bene a grandi e piccoli se:
- non è troppo condito con salse, maionese e formaggi spalmabili;
- viene preparato con materia prima fresca, trattata nel rispetto delle norme igieniche specifiche per gli alimenti di origine animale;
- è sottoposto ad abbattimento termico (congelamento a -20° C per almeno 24 ore).
L’abbattimento termico è fondamentale per scongiurare il rischio di contrarre un’infezione batterica come quella procurata dall’Anisakis, un parassita che contamina la carne del pesce e che, se ingerito, può portare a gravi ripercussioni gastro-intestinali.
Bambini e sushi: non prima dei 6 anni
Come essere sicuri che il ristorante di sushi rispetti le norme igieniche? Innanzitutto, è bene tener presente che i controlli dei NAS sui ristoranti etnici sono sempre più pressanti e puntigliosi ma, se si hanno dei dubbi, è preferibile optare per un menù nipponico a base di cibi cotti o un menù del tutto vegetariano.
Nella scelta del pesce, i nutrizionisti sconsigliano per i bambini il consumo eccessivo di salmone, pesce spada e tonno perché, per le loro dimensioni, possono presentare un accumulo pericoloso di metalli pesanti, come il metil-mercurio: meglio prediligere il pesce azzurro (merluzzo, sgombro e sardine). Per quanto riguarda l’età, è consigliato attendere che i piccoli abbiano almeno 6 anni prima di far provare loro alimenti crudi come il sushi e il sashimi, per evitare pericolose disidratazioni nell’ipotesi in cui contraggano un’infezione gastroenterica.