Le prime feci del neonato vengono identificate con il termine meconio. Il materiale, espulso nelle 12-24 ore di vita, si presenta di colore nero-verdastro, vischioso, inodore e denso, al punto tale da renderne difficile la rimozione durante il cambio del pannolino nei 2-3 giorni successivi alla nascita.
Dal momento dell’espulsione, l’intestino del piccolo comincia a contenere e digerire il latte materno.
Com’è composto il meconio
Il meconio è costituito da tutte quelle sostanze che il neonato ha assorbito durante la gestazione (acqua, liquido amniotico, muco, bile, peli sottili che ricoprono il feto, residui cellulari, urina e quant’altro). Il colore scuro è conferito dalla bilirubina, generata dalla degradazione dei globuli rossi.
Solo quando il bambino è pronto per venire alla luce comincia a produrre le feci da solo. Quelle della prima settimana saranno composte da meconio e residui alimentari. Avranno un colore pressoché chiaro con grumi biancastri ed un odore leggermente acido. I neonati allattati in maniera artificiale produrranno feci di colore scuro e consistente.
In questo frangente, verranno prodotte con una frequenza pari ad 1/5 volte al giorno mentre dopo il secondo mese, si ridurranno ad uno oppure due episodi al giorno. In caso di alterazioni è sempre bene consultare il pediatra di fiducia. Il medico andrebbe contattato anche qualora dovesse verificarsi un ritardo nel passaggio delle feci di transizione a quelle di allattamento, dovuto allo scarso nutrimento del piccolo o per altre motivazioni da valutare con esami specifici. In alcuni casi, il meconio può non essere espulso autonomamente entro le 12-24 ore dalla nascita, ma con parecchio anticipo, riversandosi all’interno del liquido amniotico.
Pertanto, il bimbo potrebbe andare incontro a gravi problematiche, come la sindrome da tappo, l’ileo da meconio oppure la polmonite di aspirazione.
Le compilazioni legate al meconio
Qualora le feci del neonato non venissero espulse autonomamente, il piccolo potrebbe andare incontro alla sindrome da tappo, una disfunzione frequente nei bimbi nati prematuri o con madri diabetiche. In genere, si procede con clismi ripetuti e solo sporadicamente con interventi chirurgici.
L’ileo da meconio è un’occlusione intestinale, primissimo sintomo della fibrosi cistica o della malattia di Hirschsprung. In genere, per rimuovere le feci si procede tentandone la liquefazione.
Qualora il meconio venisse emesso invece in anticipo all’interno del liquido amniotico, il nascituro potrebbe andare incontro alla sindrome da aspirazione, che si manifesta con respiro affannato, cianosi, possibilità di necrosi di alcune sezioni dei polmoni nonché blocco delle vie aeree. I medici, in questi casi, agiscono tempestivamente con un’aspirazione energica da bocca, naso e trachea.
Difficilmente la sindrome da aspirazione può comportare sintomi permanenti o effetti sulla salute del piccolo.