Un ospedale inglese sta facendo discutere per una nuova regola imposta nel reparto neonatale: vietato allattare guardando il cellulare.
Vietato allattare con il cellulare in mano
L’inglese Yeovil District Hospital ha da poco acceso le discussioni sul web per un cartello che è stato esposto nel reparto neonatale. Su quest’ultimo è indicato un invito, più che una regola, che si potrebbe parafrasare così: guardate il vostro bambino mentre lo allattate, è più interessante del vostro smartphone! La reazione dei genitori non si è fatta attendere e il cartello è presto finito online, fra le proteste delle neomamme che lamentano la vita noiosa in ospedale.
Il cellulare e i social sono un modo per restare in contatto con il mondo mentre si è confinati in reparto. Anche allattare è un’incombenza lunga e noiosa, per cui molte neomamme spesso si intrattengono scrivendo messaggi o navigando online. I medici e gli infermieri del reparto però considerano l’allattamento un momento importante per creare un legame con il nuovo nato e pretendono che al piccolo sia dedicata tutta l’attenzione, almeno in questi fondamentali momenti.
Il parere dell’ospedale sul divieto di allattare con lo smartphone
Secondo una nota diffusa dall’ospedale, oltre che secondo le indicazioni dell’Unicef, l’allattamento è un momento fondamentale, in cui si forma l’indissolubile legame fra la neomamma e il suo bambino. Per questo il piccolo, almeno nei primi giorni di vita e nel momento in cui la mamma lo nutre, dovrebbe avere tutta l’esclusiva attenzione dei genitori. Probabilmente la vita in ospedale è veramente noiosa, ma proprio per questo i momenti per utilizzare il telefonino non mancano. Gli smartphone non sono vietati all’interno del reparto, ma solo nel momento dell’allattamento, sia per non sottoporre i piccoli alle onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari, sia per concedere ai piccoli, almeno in questi fondamentali momenti, l’attenzione esclusiva dei genitori. Il messaggio che l’ospedale tenta così di veicolare è che allattare non è solo un noioso e spiacevole dovere, ma l’occasione per creare un legame unico fra madre e figlio.