Secondo le statistiche, una gravidanza su 80 è gemellare. Perlopiù vengono partoriti fratelli non identici (eterozigoti), mentre solo un terzo sono omozigoti ovvero dello stesso sesso e perfettamente uguali tra loro. A fare la differenza è l’ovulo, che può essere doppio oppure unico. Il tipo di fecondazione influisce anche sul grado di somiglianza di due o più fratelli.
Gemelli monozigoti: perché sono identici?
I gemelli monozigoti (o monovulari) nascono da un’unica cellula uovo fecondata dallo spermatozoo. Nei primissimi stadi della gravidanza, la cellula embrionale si suddivide in due parti perfettamente uguali con lo stesso patrimonio genetico, condividendo o meno la stessa placenta. Praticamente identici, i gemelli saranno quindi dello stesso sesso, con tratti somatici e gruppo sanguigno uguali. Nel corso degli anni, tuttavia, potranno sviluppare caratteristiche fisiche diverse come taglia o altezza, in quanto fortemente influenzate da fattori ambientali, dallo stile di vita, dall’alimentazione, dalle malattie contratte. La probabilità di un parto gemellare monozigote spontaneo è molto bassa, pari all’1% delle gravidanze totali. La familiarità potrebbe leggermente influenzare le gravidanze successive, ma non essere determinante. Nelle gestanti con in grembo due (o più raramente tre) gemelli, la gravidanza si manifesta in maniera differente rispetto a quella singola. La futura mamma, infatti, potrebbe avvertire sin da subito i primi sintomi (stanchezza, sonnolenza, nausea). Il parto sarà anch’esso anticipato rispetto a quello singolo. Si potrebbe verificare spontaneamente o per scelta medica prima della trentasettesima settimana, periodo in cui i bambini solitamente si allenano a respirare, inalando il liquido amniotico.
E i gemelli eterozigoti?
I gemelli eterozigoti, o biovulari, a differenza dei monozigoti, sono fratelli nati da due ovuli fecondati da spermatozoi diversi. Non condividono lo stesso DNA, pertanto possono essere di sesso diverso e riportare dei tratti somatici più o meno simili, come una qualsiasi coppia di sorelle o fratelli concepiti in tempi diversi. Le cure per l’infertilità e le tecniche di riproduzione assistita incrementano la possibilità di avere un parto plurigemellare. Un ulteriore fattore che potrebbe incidere su una possibile gravidanza eterozigote è l’età materna. Con gli anni, aumenta l’ormone follicolo stimolante (o altrimenti noto come FSH) che garantisce la presenza di più ovuli da fecondare. Nel caso in cui l’ovulo sia uno, ma fecondato da due spermatozoi diversi, risulta evidente che in entrambi i bambini il patrimonio ereditario della madre è identico, mentre varia quello del padre.
I gemelli sono ad oggi decisivi negli studi biomedici. Le loro caratteristiche sono indispensabili a determinare la predisposizione e l’origine di alcune importanti patologie genetiche.