Credere che il freddo sia colpevole dei malanni stagionali è un retaggio del passato, quando le abitazioni non erano ben riscaldate e l’abbigliamento inadatto. Tranne che non siano malati, i bambini non dovrebbe trascorrere i loro pomeriggi in casa.
Il freddo non fa ammalare i bambini: l’aria aperta fa bene
Sbagliano quei genitori che pensano che con l’abbassamento delle temperature il bene del proprio figlio coincida col farlo stare al calduccio del propria abitazione. Gli esperti sono concordi nel dire che il freddo non fa ammalare. Non c’è ad oggi uno studio o una ricerca scientifica che dimostri in maniera incontrovertibile che a causare la malattia sia il freddo. Responsabili del raffreddore, dell’influenza che ci mette a letto spesso e volentieri in inverno sono sempre e soltanto i virus. Ma perché, allora, ci si ammala più spesso durante la stagione fredda? Paradossalmente si può dire che tra le cause c’è proprio il caldo!
Il riscaldamento negli edifici, infatti, porta l’aria ad essere più secca: ne deriva una minore idratazione dei seni paranasali, le mucose del naso che rappresentano una delle barriere principali contro i virus. L’assenza di umidità fa sì inoltre che i virus non trovino le particelle d’acqua che li aiutano a precipitare sugli oggetti, restando così per lungo tempo in sospensione. Detto ciò, è utile sottolineare come gli stessi germi, al freddo e all’aperto, colpiscano in maniera ridotta. Sì, il virus dell’influenza fa eccezione, visto che al freddo dimostra di trovarsi particolarmente a suo agio. Ma molti altri faticano a moltiplicarsi a differenza di quanto accade negli ambienti chiusi e riscaldati. Si pensi ad esempio a quel che accade all’interno degli asili e delle scuole, dove la vicinanza e il contatto ravvicinato tra bambini fanno sì che batteri e virus si diffondano facilmente. Tutto ciò, all’aperto, avviene molto meno.
Il freddo non fa ammalare i bambini: ma è importante coprirsi
La mancanza di evidenze conclamate su una correlazione tra freddo e malattie non significa in ogni caso dover sottovalutare le basse temperature. Strategico si rivela l’abbigliamento a strati, detto comunemente “a cipolla”, che consente di vestire o svestire il bambino a seconda delle condizioni esterne. In questo senso è sempre bene avere a portata un cappellino, un impermeabile e degli stivaletti anti-pioggia. Tra i benefici dello stare all’aperto anche durante la stagione fredda va menzionato anche quello legato all’esposizione alla luce solare, che consente di fissare la vitamina D, decisiva nel prevenire le infezioni oltre che nel metabolismo del calcio. Restare all’aperto, anche quando la colonnina di mercurio suggerirebbe di stare davanti al camino, si rivela dunque vantaggioso per molteplici aspetti. Non bisogna sottovalutare, per esempio, quello legato al movimento: meno tempo sul divano davanti alla tv e ai videogiochi è infatti garanzia di una riduzione del rischio sovrappeso e obesità. Con delle semplici precauzioni, insomma, è possibile far vivere all’aria aperta il bambino anche durante la stagione fredda: certi che a beneficiarne sarà il suo sviluppo psicofisico.