Alla ricerca di nuovi sapori arriviamo in Sud America, per scoprire un alimento protagonista della cucina veg ma apprezzato anche da chi vuole sperimentare un menù diverso dal solito: stiamo parlando della quinoa, una pianta erbacea coltivata principalmente in Perù, Equador e Bolivia, simile per aspetto e caratteristiche ai cereali (seppur non lo è).
Disponibile nella varietà nera, gialla e rossa, la quinoa appartiene alla stessa famiglia di spinaci e barbabietole (Chenopodiaceae), ma i suoi semi – che rappresentano la parte commestibile della pianta, insieme alle foglie – ricordano per aspetto quelli del miglio. Molto apprezzata nella cucina vegana e in quella etnica, la quinoa vale la pena di essere assaggiata per le sue straordinarie proprietà nutritive: l’apporto di carboidrati le conferisce un buon potere energetico, e significativo è anche il contenuto di fibre, proteine e sali minerali. Inoltre, essendo priva di glutine, la quinoa può essere inserita anche nell’alimentazione dei celiaci.
La preparazione è simile a quella del riso: i chicchi di quinoa vanno lavati sotto il rubinetto prima dell’uso (in modo da eliminare le saponine, delle molecole che conferiscono un sapore amarognolo) e poi lessati in abbondante acqua. Possono essere usati per preparare insalate fredde, zuppe o polpette vegetali.
Dai semi di quinoa, inoltre, si può ricavare una farina usata dall’industria alimentare per la produzione di pasta o – più limitatamente – di prodotti da forno: la farina di quinoa, infatti, ha un bassissimo potere lievitante, di conseguenza la si può usare per i biscotti, ma non per pane o altri lievitati.
Allora, pronte a stupire gli ospiti con una colorata ed estiva insalata di quinoa?
Un esempio di piatto con la quinoa?
Nei risotti si può inserire?
Ho in casa la quinoa tricolore ma non so a cosa abbinarla!