Fate figli.
Fate figli non perché si dice, perché tutti se lo aspettano, perché è così che va il mondo, perché dobbiamo nutrire il pianeta. Il pianeta è stracolmo, c’è chi sostiene che le risorse non bastano nemmeno.
Fate figli.
Non per riempire una solitudine o dare senso a una vita incerta: eppure fate figli perché ricolmano e perché danno senso.
Fate figli perché la vita si esprima. Perché l’uomo da sempre vuole toccare il mistero delle cose e la verità: ebbene, un figlio che nasce è andare sotto dove tutto comincia. È andare nelle radici della Vita, scoprire come tutto si orchestra nella meraviglia.
Fate figli perché meritate di succhiare la sorgente del mondo e di ricordare che ha un sapore inebriante. Fate figli perché i bambini sono incontaminati: sono la nostra occasione di tornare a vedere quello che siamo. Sono la nostra seconda opportunità di amare incondizionatamente anche noi stessi, imparando da loro.
Fate figli non per riscattare voi stesse, però lasciatevi riscattare da quello che diverrete.
Fate figli anche se il mondo, pensate, è un brutto posto. I figli non lo pensano, e sapranno farne un posto migliore.
Fate figli perché nessuno deve vivere per altri più di quanto viva per sé stesso, eppure non c’è esperienza più totale e profonda che possa insegnarci: quella fiducia in sé, quello stupore, quella libertà e quel giocare con le cose, i giorni, la luce di una finestra buttata sulle piastrelle, il suono di una mano sul tavolo, la tessitura dei sogni. L’indiscutibile invincibilità dell’essere umano.
Fate figli per accorgervi di quanto spazio sapete creare. Fate figli per stupirvi della vostra empatia. Della vostra premura, di una dolcezza insospettabile. Fate figli credendo che tutte quelle fatiche di cui siete capaci siano merito loro, perché disarmano, e accorgetevi che invece sono merito vostro, perché quando si torna così addosso alla Vita, la Vita non ci lascia più andare, ci rianima di ciò che già era la nostra natura.