L’Associazione Culturale Pediatri ha lanciato un allarme sulle diverse probabilità di sopravvivenza che i bambini nati al sud hanno rispetto a quelli nati al nord. Tale denuncia è avvenuta nel corso del 24° Congresso Nazionale dell’Assocazione che quest’anno si sta svolgendo nella cornice di Matera.
Nord e Sud Italia: diverse le probabilità di sopravvivenza
Quando si dice che il luogo di nascita è decisivo per il futuro di un bambino, non si esagera. Basti pensare che se in Calabria e Veneto nascono all’incirca lo stesso numero di bambini, la probabilità che nella regione dei Bronzi di Riace un bambino non superi i primi giorni di vita sono il doppio rispetto a quelle di un neonato nato in Veneto. A denunciare questa situazione è stata l’Associazione culturale pediatri, che nel corso del 24° Congresso Nazionale per cui è stata scelta Matera come sede, ha voluto porre i riflettori su numeri non degni di un Paese moderno.
Le differenze tra i bambini del nord e del sud rimangono nel corso della crescita
I partecipanti al congresso hanno posto l’accento sul fatto che le diverse probabilità di sopravvivenza tra un bambino nato al nord ed uno nato al sud si tramutano poi in altro tipo di problematiche nel corso del tempo, come ad esempio una situazione di povertà che chi nasce al sud, a differenza dei coetanei del nord, si trova a dover affrontare fin dalla più tenera età.
Secondo i pediatri italiani non solo ha maggiori probabilità sopravvivere, ma un neonato veneto ha anche una prospettiva complessiva di vivere 2 anni in più rispetto a un neonato calabrese. Questo perchè la vita del bambino calabrese è disseminata di ostacoli: per esempio, andare all’asilo nido (1 posto in Calabri, mentre ci sono 9 posti in Veneto e 24 in Emilia Romagna), per non parlare poi della deprivazione materiale che è doppia in Calabria rispetto al Veneto.
Inoltre, chi nasce al sud, ha una probabilità maggiore di abbandonare la scuola senza concludere il proprio percorso di studi: questo ha conseguenze molto profonde sulla società sia nel presente che nel futuro.
Nel corso del congresso gli esperti hanno convenuto che un obiettivo che è necessario perseguire da subito è la riduzione della distanza esistente tra nord e sud per quanto concerne le probabilità di sopravvivenza dei nascituri e il garantire le stesse opportunità a tutti i bambini.