Giorgio, il bambino abbandonato in fasce a fine aprile presso il cimitero di Rosolina,ha trovato una famiglia. Il tribunale di Venezia ha dato l’approvazione infatti a una delle ottomila famiglie che hanno chiesto di avere in adozione il piccolo.
Un lieto fine per Giorgio
Abbandonato appena nato, con ancora il cordone ombelicale attaccato, il piccolo era stato rinvenuto da una donna in un borsone da palestra fuori dal cimitero di Rosolino, vicino a Rovigo.
Il piccolo era affamato ed infreddolito ed era subito stato portato all’ospedale, dove gli erano state prestate le prime cure. La vicenda del piccolo, chiamato Giorgio in ospedale, avevano commosso tutta l’Italia, tanto che il suo capezzale era stato letteralmente invaso di pannolini, latte in polvere e articoli per la prima infanzia donati da numerosissimi benefattori. Per la sua adozione si erano fatte avanti ben 8000 coppie.
Oggi il tribunale di Venezia si è espresso in favore di una di queste, regalando al piccolo Giorgio finalmente una casa e soprattutto una famiglia.
Una nuova famiglia per il bambino abbandonato a Rosolina
A dare il nome al piccolo Giorgio è stata una delle infermiere che per prime si sono occupate di lui presso l’ospedale di Rovigo, dopo che il bambino era stato consegnato dal 118 visibilmente affaticato, affamato ed infreddolito.
A salvarlo era stata una pensionata di Rosolino, che aveva sentito provenire un flebile pianto da un borsone abbandonato vicino al cimitero del suo paese.
La storia del piccolo Giorgio è stata amplificata anche dalla dolcissima lettera scritta dall’infermiera Giorgia Cavallaro, che l’ha tenuto in braccio durante il suo primo viaggio in ambulanza e, nella lunga dedica pubblicata sul Corriere del Veneto, scrive:
“Ho riflettuto su cosa possa spingere qualcuno ad abbandonare un neonato e non ho trovato risposta. Ma in fondo, l’unica cosa che conta è che presto avrai una mamma e un papà che ti vorranno bene. Ho anche pensato che quella mamma vorrei essere io, che non ho figli. Purtroppo so che non sarà possibile: l’iter per le adozioni è lungo e complicato e c’è qualcuno che ti sta aspettando da molto più tempo di me. Lo dimostrano le chiamate che sto ricevendo: persone che vogliono accoglierti, altre che si offrono di acquistare abiti e latte in polvere”.
Oggi la vicenda di Giorgio sembra concludersi nel migliore dei modi, visto che il tribunale di Venezia ha chiuso a tempo record la pratica di adottabilità del bambino. Giorgio è stato dimesso dal reparto di neonatologia dell’ospedale di Rovigo e ora si trova già a casa della sua nuova famiglia con i suoi nuovi genitori.
Ad annunciarlo è stata la stessa ASL, in un messaggio in cui l’azienda sanitaria augurava una vita serena e felice al piccolo Giorgio.