Mangiare noci, nocciole, mandorle, pinoli e altra frutta secca nel primo trimestre di gravidanza garantisce un migliore sviluppo neurologico del feto. La chiave di questo processo sembra essere nell’alto contenuto di acido folico, omega 3 e omega 6 di questi alimenti, che si accumulano nel tessuto neurale ancora in formazione, accelerandone lo sviluppo.
I risultati dello studio spagnolo: bambini più intelligenti con la frutta secca
European Journal of Epidemiology ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio condotto in Spagna, che ha monitorato oltre 2000 donne in gravidanza.
Le donne che avevano consumato, nel primo trimestre, almeno tre porzione da 30 grammi di arachidi, nocciole, noci o mandorle hanno poi partorito bambini con funzioni cognitive e memoria più sviluppate, secondo i test condotti sui neonati.
A garantire questo risultato pare sia stato l’acido folico contenuto in questi cibi, e in particolare gli acidi omega 3 e omega 6, che si accumulano nelle aree frontali del cervello del feto garantendone uno sviluppo migliore soprattutto nel periodo cruciale del primo trimestre di gravidanza.
Noci e mandorle in gravidanza
I risultati di questo studio, condotto dal Progetto INMA, sono molto incoraggianti, soprattutto se considerato che le donne coinvolte nella sperimentazione assumevano la metà della dose consigliata di frutta secca.
Alle donne in dolce attesa è infatti consigliato di mangiare una porzione di 30 grammi di mandorle, noci o nocciole ogni giorno. Lo studio spagnolo evidenzia quindi che anche una dose decisamente inferiore è sufficiente a garantire un migliore sviluppo neurologico del feto, con risultati ancora visibili in test condotti sulle funzioni cognitive, la memoria e l’attenzione sui bambini a 5 e a 8 anni
Si tratterebbe quindi secondo i test di una differenza sensibile anche sul lungo periodo. Consumando le quantità consigliate di tali alimenti i risultati dovrebbero essere ancora più evidenti.