La Fisher-Price ha deciso di ritirare dal mercato la sdraietta “Rock’n Play Sleepers“, grazie alla quale il bambino dovrebbe riuscire a dormire leggermente inclinato e non in posizione supina, allontanando così problemi di reflusso.
A seguito di 32 morti per soffocamento, la Mattel, azienda proprietaria della Fisher-Price, ha richiamato il prodotto. Nonostante affermi che la culla sia totalmente sicura, ha preferito interrompere la sua vendita poiché un suo utilizzo incorretto potrebbe aver causato la morte dei neonati.
Dal 2009 morti soffocati 32 bebé nella culla “Rock’n Play Sleepers”
È stata la Consumer Product Safety Commission degli Stati Uniti a evidenziare i 32 decessi di neonati che hanno perso la vita dopo essersi rotolati nella culla firmata Fisher-Price. E’ questo il motivo per il quale la Mattel ha deciso di ritirare la culla “Rock’n Play Sleepers“, il provvedimento è stato preso a seguito delle ultime 10 morti di neonati che non avevano nemmeno tre mesi, età minima per poter utilizzare il prodotto in riferimento.
L’azienda ha comunque preferito comunicare ai consumatori di non utilizzare più questo prodotto per evitare il ripetersi di terribili tragedie. “Continuiamo a salvaguardare la sicurezza di tutti i nostri prodotti dati gli incidenti segnalati in cui il prodotto è stato utilizzato in modo contrario alle avvertenze e alle istruzioni di sicurezza, abbiamo così deciso di collaborare con la Consumer Produtc Safety Commission, in accordo con loro riteniamo che questo richiamo volontario sia la migliore linea di azione“, questo il comunicato divulgato dall’azienda.
La Mattel, intanto, era stata già intimata dall’American Academy of Pediatrics, che ritenendo la culla in questione uno strumento “mortale”, aveva chiesto un intervento celere.
Morti nella culla Fisher-Price, fattori combinati potrebbero aver causato il decesso
E mentre la Mattel, dopo aver ritirato il prodotto, continua ad affermare che si tratta di una culla sicura, si cerca di capire cosa potrebbe aver causato il decesso di 32 bambini, morti tutti per soffocamento.
Sembrerebbe che non sia il prodotto il vero problema, ma una combinazione di una serie di fattori.
Primo tra tutti l’utilizzo da parte di bambini di un’età inferiore ai 3 mesi, limite minimo indicato dall’azienda produttrice per l’uso della culla. Questa, inoltre, è stata ideata per essere usata da bambini che sono già in grado di rotolarsi da soli. A questo si aggiunge il fatto che si tratta di uno strumento che va adoperato come ausilio al sonno e non in sostituzione di una culla vera e propria e ovviamente sotto il controllo costante di un adulto. Basta, infatti, un momento di distrazione per andare in contro alle tragedie che si sono verificate.