Italia, il Belpaese, la terra del buon cibo, la culla dell’arte e della bellezza. Con queste premesse, chi nasce nel nostro Paese dovrebbe essere molto, molto felice. Ma è davvero così? Non sembra proprio, anzi: da un’indagine condotta da Unicef, nella classifica dei bambini più felici al mondo i nostri occupano solo il 22° posto, mentre il primo spetta agli olandesi: perché proprio a loro?
Buona parte di questo risultato dipende dal fatto che i loro genitori godono di un alto livello di serenità, che li aiuta ad affrontare il difficile mestiere di mamma o papà con meno stress e ansia. Di conseguenza, anche i figli vivono più serenamente e senza troppi condizionamenti. In particolare, sono le mamme a essere più libere dalle preoccupazioni, e ciò perché sul lavoro possono godere di agevolazioni migliori rispetto alle donne di altri Paesi. Per esempio, la maggior parte delle mamme lavora part time, quando addirittura non sceglie di stare a casa con i figli. Ma non finisce qui: anche ai papà vengono concessi simili permessi, e infatti possono scegliere di lavorare solo quattro giorni su cinque e passarne uno in più con i figli. Soluzioni che fanno emergere un messaggio ben chiaro: gli olandesi preferiscono avere più tempo libero da passare in famiglia che stipendi alti. E inoltre, il governo concede ai genitori un contributo mensile, che di certo assicura un certo benessere in più.
Anche il sistema educativo olandese è dalla parte delle famiglie: i bambini vanno all’asilo solo tre giorni a settimana, mentre una volta a scuola non hanno compiti da svolgere a casa, e hanno quindi modo di passare più tempo con i genitori e di dedicarsi al gioco e alle attività ricreative.
Politiche familiari nettamente diverse dalle nostre: c’è da riflettere su cosa andrebbe rivisto e corretto.