I bambini che vengono allattati col biberon hanno maggiori possibilità di diventare mancini: a questa conclusione è giunto un recente studio condotto negli Stati Uniti e che ha indagato anche quali sono gli effetti dell’allattamento al seno sullo sviluppo cerebrale del bebè.
Allattamento col biberon e mancinismo
Secondo uno studio realizzato da un team di ricerca in servizio presso l’Università di Washington, i bambini che vengono allattati tramite il biberon tenderebbero più facilmente a diventare mancini.
Uno dei dati più importanti dell’indagine pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica “Laterality: Asymmetries of Body, Brain and Cognition” è che, rispetto ai bebè che beneficiano dell’allattamento al seno, tra quelli nutriti artificialmente si notano delle percentuali molto più alte di incidenza del cosiddetto mancinismo.
A detta dei ricercatori la spiegazione di questo fenomeno su cui si dovrà ancora indagare è che lo sviluppo cerebrale che riguarda la mano dominante viene influenzato dallo stesso allattamento al seno: nello studio sono stati coinvolti circa 60mila bambini e le loro mamme in modo da avere un campione molto ampio per dimostrare la tesi da cui si partiva, ossia che lo sviluppo di alcune aree del cervello determini anche la manualità dei più piccoli.
Il latte materno e lo sviluppo cerebrale
Parlando alla stampa dei risultati della ricerca, Philippe Hujoel (il coordinatore del team di Washington) ha spiegato come l’allattamento al seno contribuisca a ottimizzare determinati processi cerebrali relativi alla manualità.
La scoperta ovviamente non intende affatto demolire uno dei capisaldi sul mancinismo, ovvero che questa tendenza a usare la mano sinistra sia comunque in parte legata a dei fattori genetici.
Ad ogni modo è interessante focalizzarsi pure su un altro aspetto dell’indagine, vale a dire quali sono invece le proprietà del latte materno e in che modo influiscano sullo sviluppo del cervello.
Da questo punto di vista quanto rilevato dal team di Hujoel si ricollega a una ricerca condotta presso l’Università di Edimburgo, secondo cui la connettività cerebrale dei bimbi nati prematuramente migliora notevolmente se questi vengono nutriti con del latte materno durante il periodo in cui si trovano in terapia intensiva neonatale.