E ci siamo, il Natale è arrivato. Abbiamo fatto l’albero ed il presepe, abbiamo comprato di tutto di più. Impacchettato come non ci fosse un domani. Siamo state alle cene aziendali e abbiamo brindato in ufficio.
Le ferie sono vicinissime, così possiamo attaccare servizio a casa: 24 ore su 24 alle prese con i fornelli, la tavola e i dolci da finire di decorare.
Lei, la protagonista, la regina di dicembre, Miss Letterina per Babbo Natale, è tutta stropicciata, perché la lista dei regali di nostro figlio ha girato il parentado.
Come al solito, i nonni avranno esagerato, gli zii avranno fatto di testa loro, gli amici avranno usato la loro discrezione. I nostri figli si ritroveranno sommesi di pacchi. Sepolti sotto la carta dei regali: tra giochi ed abbigliamento ricevuti, potremmo aprire un negozio ma, per ora, ci limitiamo a comprare una casa più grande.
In tutto questo, manchiamo noi mamme. Cosa riceveremo? La letterina a Babbo Natale non l’abbiamo manco iniziata, perché sappiamo che le nostre richieste non sono alla sua portata.
Per questo, cerco di scriverne una ora, corale, per tutte noi. Hai visto mai che l’insieme faccia la forza e qualcosa di buono possa venirne fuori.
Lettera per Babbo Natale, da parte i tutte le mamme d’Italia.
Noi, carissimo, veniamo subito al sodo. Lo sappiamo che tu non hai tempo, vedessi noi!
Ecco l’elenco delle cose che vorremmo:
1. Dormire senza interruzioni, ma questo lo sanno pure i muri
2. Svegliarci riposate, come quando avevamo 16 anni (con il viso limpido dopo ore di musica disco martellante)
3. Tornare nel nostro corpo. Abbiamo o no partorito? Vogliamo essere quelle di prima
4. Silenzio. No strilli, no pianti, no capricci, no Peppa, Paw Patrol e simili
5. Poter mangiare le peggio cose senza nascondere la faccia nel lavandino, per evitare di dare il cattivo esempio
6. Qualcuno che faccia il cambio di stagione al posto nostro, per noi e per i figli, aggiungendo anche qualche capo nuovo al nostro armadio, perché no
7. Trovare un lavoro part time che ci impegni quelle 5 ore, al solo scopo di fuggire di casa, che ci sfondi di soldi, però, in modo da poterci comprare l’impossibile, ogni qualvolta la depressione post parto (che credo finisca quando i figli compiano 50 anni) ci prenda
8. Conoscere altre persone, non solo genitori, con le quali poter parlare anche di altro
9. Riuscire a parlare anche di altro
10. Farci sparire i sensi di colpa, per sempre, come fossimo uomini.