Durante gli ultimi mesi di gravidanza tra le cose che avevo immaginato di acquistare per affrontare il rientro dall’ospedale c’era di tutto fuorché un biberon.
La lista nascita era piena zeppa di sdraiette dondolanti e giostrine musicali, ad amici e parenti chiedevo tutine e capi di biancheria per il primo corredino, ma nemmeno l’ombra di un biberon. Tanto avrei allattato, a cosa poteva servirmi?
Primi giorni con il bebè: non tutto va sempre come avevamo immaginato
Teoria che si è dimostrata subito sbagliata. Certo l’ultima parte della gravidanza non è andata esattamente come avevo sperato: ricovero prolungato in ospedale per via della placenta previa e cesareo programmato alla trentacinquesima settimana.
Questo ha significato due cose: rientro difficile e doloroso per la lunga degenza e un parto non facilissimo, oltre ad un neonato prematuro (si considerano prematuri tutti i bambini nati prima della trentasettesima settimana, anche se pesano 3100kg come il mio) da accudire e sfamare.
Avevo quindi bisogno di lasciare il piccolo alle cure dei nonni e del padre per recuperare qualche ora di sonno delle notti in bianco e per effettuare alcune visite mediche successive all’intervento. Inoltre tra le difficoltà dei prematuri c’è proprio quella di suzione, o meglio fanno più fatica degli altri a coordinare la respirazione e la deglutizione.
Alessandro doveva essere svegliato per mangiare e succhiava per pochi secondi per poi interrompersi. Doveva essere continuamente stimolato per proseguire il pasto. In ospedale mi avevano consigliato di sfiorargli il mento o le guance.
Una situazione che mi ha messo non poca ansia. È stato quindi necessario andare alla ricerca di un biberon che rendesse il più naturale possibile l’assunzione del latte e che riproducesse fedelmente la meccanica dell’allattamento al seno.
Il set Prime Poppate di Philips Avent
Grazie alla collaborazione con Philips Avent ho avuto la possibilità di provare il gift set natural “Prime Poppate” e l’adattamento di Alessandro alla tettarella è stato quasi immediato.
Questo probabilmente è dipeso dalla sua dimensione che la rende molto simile al seno e dal fatto che sia anatomica e dotata di quelli che si potrebbero definire “petali” morbidi e flessibili per una suzione naturale e confortevole.
Un’altra caratteristica che ho subito apprezzato è stata la valvola anticolica, indispensabile soprattutto nei primi mesi, quando l’incidenza di questo disturbo è molto alta. Il set Avent inoltre si compone di uno scovolino per la pulizia dei biberon e un succhietto con scudo forato, anche questo subito apprezzato da Alessandro.
Insomma il kit perfetto per una neomamma che si appresta ad alternare l’allattamento al seno a quello con il biberon per comodità o per necessità.
Ho infatti subito iniziato ad utilizzare i biberon Avent Natural per poter affidare il bambino ad altri componenti della famiglia ed sono stati molto utili anche per permettermi di somministrargli vitamine e integratori che gli hanno prescritto alla dimissione.
Solo così sono sicura che ingerisca la quantità necessaria perché con la somministrazione diretta in bocca tendeva a sputarle.
La confezione è molto carina e potrebbe essere un regalo utile per una neomamma, soprattutto per quelle che come me, non aveva pensato alla necessità di avere dei biberon a casa al rientro dall’ospedale.
Considerate che i biberon non sono ma abbastanza soprattutto nelle prime settimane quando le poppate sono frequenti e riuscire a sterilizzarli e riempirli per il pasto successivo non è sempre così facile.
Consiglierei il set Prime Poppate di Avent anche come regalo di Natale, tra l’altro contenendo due formati di biberon (2 da 0+ e 2 da 1m+) è un prodotto che viene utilizzato a lungo, sicuramente più di una tutina!
Post in collaborazione con Philips Avent
