Tu, mamma, che ti prepari al Natale già il 31 agosto. Tu, che magari non ami particolarmente i numeri, ma sai esattamente a quanti mesi corrispondono i tredici anni di tuo figlio e quante ore e quanti secondi ti separano dal Natale, facendo il count down da settembre.
Perché, quando si parla di Natale, noi mamme non guardiamo in faccia a nessuno! Ci prepariamo mentre siamo sotto l’ombrellone, hai visto mai non avessimo tempo.
A settembre, cominciamo a guardarci intorno per i regali. Ad ottobre cominciamo a comprare. A inizio novembre … che … non fai l’albero? E andiamo di decorazioni e luminarie come dovessimo allestire un villaggio di Babbo Natale, un mercatino natalizio del nord Europa.
Prepariamo set fotografici con tanto di renne e vestiti da elfi – per la gioia dei papà e dei neonati- e ci facciamo album come fossimo rock star.
Sui social siamo onnipresenti, con il nostro albero annesso, a mò di chi ce l’ha più grande. Con i what’s app cominciamo a farci gli auguri ” a te e famiglia”, dal primo dicembre, hai visto mai non ci fosse la connessione la notte di capodanno.
Anticipiamo tutto il più possibile.
Però, poi, stiamo in ballo con l’albero sino al primo di febbraio.
Ho visto lucine di Natale accese, sino a settembre, fuori alcuni balconi. Tolte, o semplicemente spente, ad ottobre. A novembre hanno ripreso vita. Insomma, certi Natali non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, citando una canzone.
Noi mamme che, dal primo dicembre al 24 notte, parliamo di Babbo Natale quotidianamente. Lo chiamiamo in nostro aiuto, quando non ci sono più alternative : “Se continui, Babbo Natale non ti porta più niente”, “Babbo Natale, sa tutto”, “Babbo Natale ti vede, è inutile che dici bugie”, ” Digli cosa vuoi, che lui ti ascolta”, ” Se fai il cattivo, non ti porta proprio niente”.
Babbo Natale, a dicembre, diventa Dio.
Onnipresente nelle case di ogni bambino, vede, giudica, premia e punisce. A chi da, a chi toglie.
Babbo Natale … che forse i bambini nascono già sapendo che non esiste, visto che se ne fregano delle nostre minacce, ma che ci accontentano, perché sanno che a noi tutta sta messa in scena piace.
Babbo Natale … che meno male davvero non esista, perché, altrimenti, a casa nostra non verrebbe: gli abbiamo bloccato ogni punto di accesso, con le luci psichedeliche accecheremmo le renne, con la lista dei regali grande come amazon, andrebbe in banca rotta, senza neanche finire il primo giro.