Le mamme sono alieni prelevati da mondi comuni e poi traghettati accanto a una fiaba. Ci sono orchi di paure e fate di magie. Negli occhi del piccolo e nelle ore lente. Ci sono strattoni di novità e poi lunghe pause di attese.
Le madri vivono lì, dove il tempo e lo spazio si mescolano e non sanno più dare ordine alle cose.
Quello che vedi in giro per le loro case e nelle stanze, oggetti in posti sbagliati e giochi fuori posto: è il disordine giusto, è lo stesso della loro vita.
Le madri vivono sui cuscini accanto ai figli. Sulle coperte rimboccate il giusto. Appostate alla finestra nel via vai dei passi, dei suoni tondi di un carillon. A guardare il mondo volare lontano, mentre vivono tutte in una mano.
Le madri abitano nelle cucine con le braccia occupate: un piccolo, un tegame, il quaderno dei compiti. Il telefono con cui rimangono legate al pianeta in un filo invisibile.
Corrono in macchine sature di briciole e cuori rimasti tracciati sui vetri da piccole dita. Vivono senza posarsi, eppure ai figli paiono ferme e salde.
Stanno in una stanza eppure sono in tutta la casa.
Le madri vivono fuori dai cancelli di scuola, sembrano tante teste tutte uguali, hanno la stessa fretta la stessa impazienza. La merenda nella borsa e una bottiglia d’acqua. I baci nelle tasche, già pronti e tiepidi, due parole sulle labbra. Ma basta che nel fitto arrivi il bambino che stanno aspettando, e diventano uniche, il piazzale si vuota, le madri sono l’incredibile punto in cui il resto sparisce.
Vivono avanti e indietro per le strade, ma vanno sempre avanti. Sulle panchine dei parchi dove s’annoiano e incrociano le gambe, e poi passando negli anni sorrideranno alle gambe che, sulle stesse panchine, hanno preso il loro posto.
Vivono dentro e fuori le cose, ma sempre immerse nella verità dei figli. Anche se le vedi sedute a un bar per il caffè del mattino, anche se si mescolano ai balli di qualche serata.
Le mamme vivono dentro un pensiero che va su e giù come il respiro, e un po’ s’affanna in testa, un po’ torna nel cuore come un cucciolo fedele.
Le madri vivono dove finalmente sono intere, in quel figlio che pare tutto. E dove ogni giorno si sentono frammentate, tirate da un dubbio, da un viaggio, una paura.
Le madri vivono dove vivono tutte le madri. E dove nessun’altra madre vive.