Quando nasce un bambino nasce anche una coppia di genitori.
Questo però non significa che la coppia esistita fino ad ora debba scomparire, ma semplicemente modificarsi. Il lavoro da fare però è molto complicato e non sempre si riesce a mantenere stabile il rapporto col partner. Basti pensare che secondo una recente ricerca ben il 26% dei padri si sente escluso dal rapporto mamma-bambino, rapporto che, a onor del vero, solitamente è totalizzante. È abbastanza naturale, infatti, che la mamma, soprattutto durante i primi mesi di vita del bambino, si dedichi in modo quasi esclusivo al bebè. Ma è proprio quel “quasi” a fare la differenza, perché anche il proprio compagno deve essere coinvolto nell’accudimento del piccolo.
La sindrome di Calimero dei neo papà
Si chiama sindrome da Calimero e colpisce sempre più spesso i neopapà. Diventare madri, effettivamente, è molto più “naturale” nel senso che portando in grembo il bambino e vedendo i cambiamenti del proprio corpo, si percepisce maggiormente il proprio ruolo. Il padre, invece, fa un po’ più fatica.
Dovrebbe avvolgere e proteggere il nuovo nucleo familiare, “contenere” madre e figlio, facendo anche da filtro per tutto ciò che proviene dall’esterno della famiglia. Questo quello che dovrebbe accadere, in realtà però molto spesso il papà si sente trascurato. Come ci rendiamo conto? Innanzitutto si innesca una sorta di competizione col bambino, ma anche con la mamma, con una conseguente confusione dei ruoli.
I sintomi della sindrome da Calimero
Molti papà tendono a chiudersi, dando il via a un processo di autoesclusione. Se il tuo compagno o tuo marito si aliena sempre più spesso dalla vita familiare, inizia a domandarti se non sia il caso di rimettere il treno sui binari.
Un altro segno evidente dell’autoesclusione è l’assenza. Osserva se il tuo compagno rimane sempre meno frequentemente a casa e trova qualsiasi scusa per uscire.
Nota anche se ti sembra più nervoso e scontroso del solito. Se pensi che il tuo partner si senta escluso dalla nuova vita familiare, cerca di coinvolgerlo nell’accudimento del bambino, approfittando anche per rilassarti tu e dedicare qualche minuto a te stessa. Gratificalo e aiutalo a trovare l’autostima, ne gioverà anche il nuovo arrivato.