A poche settimane dalla riapertura delle scuole, continua il braccio di ferro sul tema dell’obbligatorietà dei vaccini e le relative certificazioni tra il Ministro della Salute e alcuni dirigenti scolastici: e da Ferrara il locale assessore alla Pubblica Istruzione conferma che i bimbi non vaccinati non prenderanno parte alle attività di materne e nidi.
Vaccini, la scelta del Comune di Ferrara
In attesa di capire se, quando i lavori parlamentari riprenderanno e in attesa di chiarimenti da parte del Ministro della Salute, Giulia Grillo, saranno confermate le deroghe all’obbligo o meno, pare che alcuni istituti scolastici siano già sul piede di guerra, sostenuti dalle rispettive amministrazioni comunali.
È il caso, ad esempio, di Ferrara dove Cristina Corazzari, assessore alla Pubblica Istruzione, ha confermato che i bambini non vaccinati non saranno ammessi a scuola alla riapertura delle lezioni e che dunque per l’amministrazione locale non è assolutamente in dubbio “la questione dell’obbligatorietà“. A detta infatti dell’esponente in quota Partito Democratico, nidi e scuole materne si atterranno ancora a quanto prevede il provvedimento n. 119/2017, meglio conosciuto come Legge Lorenzin, dal nome della precedente titolare del dicastero della Salute.
Controlli sulla veridicità delle autocertificazioni
Insomma, da parte degli istituti scolastici ferraresi non ci sarà alcun colpo di spugna e, nonostante il rinvio dell’obbligo deciso dopo la deroga della Grillo, la Corazzari conferma che verranno anche passate al vaglio tutte le autocertificazioni presentate dalle famiglie, per verificarne la veridicità ed evitare così di ammettere a scuola dei bimbi che non siano stati vaccinati, sospendendoli di fatto dalla frequenza pur senza perdere il diritto al posto in quell’istituto: “Il rigore dei controlli è fondamentale” ha concluso l’assessore alla Pubblica Istruzione, sottolineando pure come questa sia l’unica strada percorribile per garantire a tutti i piccoli alunni un anno sereno dal punto di vista educativo.
Infatti, non solo le autocertificazioni che si riveleranno false non avranno alcun tipo di valore legale, ma comporteranno anche per chi le ha prodotte la segnalazione alle autorità competenti, come peraltro già accaduto nel caso di una mamma No Vax che su Facebook si vantava di aver trovato un modo per “taroccare” il suddetto documento.