Il Tribunale dei minori di Venezia ipotizza maltrattamenti e toglie la patria potestà ai genitori. Dopo due anni il Sistema riconosce l’errore. I genitori chiedono i danni.
Quando il sistema sbaglia
Uno sbaglio della macchina che tutela i diritti dei minori, un errore che purtroppo non si cancella con una gomma perché è costato anni di sofferenze ad una coppia residente a Mirano, in provincia di Venezia.
Tutto è cominciato quando i genitori hanno portato la neonata in ospedale per un taglio alla lingua.
A causa di quell’episodio i medici hanno avviato una segnalazione per maltrattamento, la bambina infatti era anche risultata positiva alla cocaina.
Ai due genitori era sembrato di essere finiti in un incubo, amavano la loro piccolina e non avevano mai fatto ciò di cui erano accusati.
Hanno provato a difendersi ma non c’è stato niente da fare. Come dimostrare, lì seduti stante, che loro erano dei bravi genitori? La procedura è iniziata senza aspettare una perizia più accurata, la mamma e la piccola sono state inserite in una comunità con la possibilità di visita solo di 4 ora alla settimana per il padre.
Dicevano la verità
La Procura del Tribunale ordinario di Venezia, dopo mesi, ha scagionato la coppia.
Il perito incaricato dal pm ha solidamente dimostrato che la ferita alla lingua era il risultato di una caduta dall’ovetto, come avevano spiegato ai medici i genitori.
Per quanto riguarda la cocaina rilevata nel sangue e non presente negli esami di mamma e papà, il livello era talmente esiguo da escludere un’assunzione e far piuttosto propendere per una contaminazione ospedaliera.
Si potrebbe dire che si tratta di una storia a lieto fine ma questa famiglia ha rischiato di spezzarsi di fronte ad un’accusa così pesante.
Chi pagherà i danni morali a questa coppia e alla loro piccolina? Va riconosciuto al personale sanitario e al Tribunale dei minori l’arduo compito di tutelare i più piccolo.
Ci si chiede, però, se non sarebbe il caso di fare indagini più approfondite prima di procedere con le accuse, prima di separare i bambini dalla propria famiglia. I minori vanno anche tutelati dagli errori del sistema.