A Vimercate, in provincia di Monza, si spegne la vita di una bimba di soli tre anni, rimasta soffocata per avere ingoiato un acino d’uva intero.
Sotto gli occhi del padre, un 43enne di Vimercate, la piccola cessava di respirare. Trasportata immediatamente all’ospedale e giunta al pronto soccorso priva di sensi, per la bambina non è stato possibile fare nulla. Al momento è stata esclusa ogni forma di responsabilità a carico dei genitori e del resto della famiglia.
Un acino d’uva provoca la morte di una bambina
La tragedia si è consumata in casa dei nonni paterni in una normale giornata. La bambina, durante le prime ore del pomeriggio, mentre i familiari le preparavano la merenda, ha afferrato e ingoiato un acino d’uva che le avrebbe provocato un immediato soffocamento.
Evidentemente la bambina non avrebbe masticato a dovere l’acino d’uva che le ha ostruito la laringe impedendole di respirare. Al fatto era presente anche il padre che, accortosi dell’incidente e non riuscendo a fare nulla per la figlia, non ha esitato a prenderla in braccio per precipitarsi dritto al pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate.
Tragedia a Vimercate: una bambina muore per colpa di un acino d’uva
Una volta giunta al pronto soccorso di Viremcate, completamente priva di sensi, la bambina aveva già un arresto cardiaco.
I medici del posto hanno tentato di rianimarla invano con manovre antisoffocamento di disostruzione pediatrica. Nel corso della sera la bambina è stata trasportata presso l’ospedale Vittore di Milano dove è stata lasciata in osservazione per un giorno e alla fine dichiarata morta e i genitori hanno firmato l’autorizzazione per l’espianto degli organi.
Le forze dell’ordine, intervenute sul posto, hanno interrogato il padre delle bambina ed il resto dei familiari, al fine di ricostruire tutti i momenti della tragedia. Allo stato dei fatti sono state escluse forme di responsabilità a carico dei familiari della piccola, ancora increduli per il drammatico evento.
Si è trattada dunque di un tragica fatalità ma la cosa dovrebbe farci riflettere ancora una volta su quanto sia importante non perdere mai di vista i più piccoli a tavola, avendo sempre l’accortezza di tagliare i cibi “a rischio” e imparando la manovre di disostruzione pediatrica, fondamentali per il primo soccorso.