Quando nasce un bambino, ci si pone sempre il problema del nome. Ma per quanto riguarda il cognome, invece? Fino a poco tempo fa questo problema non si poneva, dato che la legge non prevedeva l’utilizzo del doppio cognome, ma da poco si è aperta un’altra strada: gli italiani, come già i cugini spagnoli facevano da tempo, potranno dare ai loro figli sia il cognome della madre che quello del padre.
Doppio cognome ai bambini: cosa dice la legge
La Camera, infatti, ha approvato il testo unico sul doppio cognome, con 239 favorevoli, 92 contrari e 69 astenuti. Il testo approvato si è adeguato a quanto già previsto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, che aveva condannato il nostro paese per violazione dei diritti umani, lo scorso 7 gennaio 2014. Dare ai piccoli arrivati in famiglia il cognome non solo del padre, ma anche della madre, è un diritto che non può più essere trascurato.
Il testo unico per il doppio cognome non era un nuovo arrivato tra i banchi dell’Aula della Camera: già a luglio 2013 era stato rinviato a giudizio, latitante tra le scaramucce tra le varie fazioni politiche. Per fortuna, ora le controversie sembrano essersi appianate, a giudicare dalla netta superiorità di voti con cui il testo è passato in Aula.
Cognome del bambino: piena libertà di scelta
Fondamentalmente la piena libertà di scelta. Alla nascita, potrà essere indicato il cognome della madre soltanto, del padre soltanto, o del padre e della madre assieme. Il tutto deve essere deciso concordemente da entrambi i genitori, anche per quanto riguarda l’ordine: prima il cognome della madre o del padre? Si può decidere di comune accordo, oppure attribuirgli entrambi i cognomi in ordine alfabetico, come la legge prevede in mancanza di accordo tra i genitori.
Questa legge vale anche per i figli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti dopo la nascita dai due genitori: questo, però, solo per il riconoscimento a poca distanza temporale dalla nascita. Per il riconoscimento tardivo, infatti, il secondo cognome potrà essere aggiunto al primo solo nel caso in cui ci sia il consenso sia dell’altro genitore che del figlio, quest’ultimo solo se abbia già compiuto i 14 anni di età.
Che cognome per i bambini adottati?
Altra storia per i figli adottati: loro mantengono il cognome originario, ma potrà essere aggiunto anche il cognome di uno dei due genitori adottivi – uno soltanto – da anteporre o far seguire a quello originario. In mancanza d’accordo, vale sempre la regola dell’ordine alfabetico. I genitori con due cognomi, invece, potranno decidere quale dei due passare al proprio figlio. Il ragazzo maggiorenne che voglia aggiungere il cognome materno a quello del padre, infine, potrà farlo semplicemente con un atto registrato all’anagrafe, da subito.