I neonati sono programmati geneticamente per cercare il seno della mamma, una volta stabilito il primo contatto con il corpo materno. Si tratta di un istinto naturale che consente a madre e bambino di impostare un’importante relazione affettiva e per questo motivo le mamme sono portate a preoccuparsi quando questo processo non si instaura correttamente: cosa fare quando il piccolo dimostra un rifiuto del seno e dell’allattamento nei primi giorni di vita?
Come reagire in caso di problemi di allattamento
Quando una mamma non riesce ad allattare al seno nei primi giorni di vita del bebè, questo può provare un senso di frustrazione che rischia di diventare un pericoloso sentimento di inadeguatezza. Poiché il processo dovrebbe essere istintivo e naturale, la neo mamma tende a colpevolizzarsi quando questo non si sviluppa come dovrebbe, soprattutto in caso di ripetuti insuccessi. Ecco allora che il rifiuto da parte del bambino può innescare una problematica di tipo psicologico.
Al fine di evitare queste dinamiche, è opportuno sostenere le mamme sin dai primi giorni, soprattutto se queste sono alla loro prima esperienza di allattamento: non è infatti solo il neonato che deve imparare a relazionarsi con il corpo della madre, ma è anche questa che dovrà abituarsi ad interagire con il bambino. Assumere la giusta posizione, rispettare le tempistiche del piccolo, adattarsi ai suoi segnali sono tutti aspetti che si dovranno pazientemente acquisire con la pratica quotidiana. In questo caso, è fondamentale non scoraggiarsi di fronte alle prime difficoltà e procedere con fiducia.
Perché il neonato rifiuta il seno?
Le ragioni per le quali il neonato dimostra un rifiuto all’allattamento sono molteplici e non sempre possono essere comprese completamente. Alla base del rigetto potrebbe esserci un cattivo posizionamento del corpo materno o una difficoltà ad interagire con la mamma dovuta ad un distacco prematuro.
In questo caso, rimediare a questi problemi non è complicato, in quanto sarà sufficiente instaurare un rapporto più corretto con il bambino ed attendere che si stabilisca una migliore sincronia tra le due figure. In questa fase, ostetriche, consulenti ed esperti possono offrire un sostegno alla mamma, fornendo un appoggio psicologico insieme alle informazioni su come migliorare il rapporto.
Il rifiuto del seno può essere motivato inoltre dalla scarsa produzione del latte da parte dalla mamma o da condizioni fisiche particolari del neonato, come coliche. Anche qui occorrerà procedere con pazienza: la mamma stessa dovrà riposare, nutrirsi correttamente e bere molta acqua, al fine di produrre la quantità di latte materno sufficiente a soddisfare le esigenze del neonato.
Non ci si deve infine preoccupare quando al sesto mese il piccolo inizia a dimostrare un rifiuto: sta semplicemente comunicando che il latte potrebbe non bastare più e che vuole integrare la dieta con elementi aggiuntivi. È arrivata quindi l’ora dello svezzamento!
Se rifiuta il.seno..spesso e per il profumo della.mamma,.shampoo,deodoranti ecc….o.cio che la.mamma mangia…
ciao Donatella, non sempre è questo il motivo. Nel nostro articolo spieghiamo tutto!