Il termine disciplina spesso lo associamo alla severità e a imposizioni molto rigide. In realtà significa insegnare ai figli il modo corretto di comportarsi in ogni circostanza e non è detto che bisogni farlo con modi duri e poco affettuosi. Avete mai sentito parlare di disciplina positiva? Come possiamo metterla in pratica quotidianamente per i nostri figli?
Cos’è la disciplina positiva
Il pediatra Kenneth Ginsburg sostiene che l’insegnamento della disciplina, per avere un discreto successo, debba mantenere sui bambini un’attenzione positiva. I bambini iniziano fin da neonati a capire come comportarsi dinnanzi alle varie situazioni. Basta pensare a un neonato che inizia a piangere e il genitore che subito si dirige verso il lettino: immediatamente il piccolo impara che a ogni suo pianto accorre qualcuno e si comporta di conseguenza.
I bambini hanno un gran bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione dei genitori. Nel momento in cui hanno la sensazione di essere trascurati o comunque non hanno tutte le attenzioni che si aspettano, faranno di tutto per essere messi di nuovo sotto i riflettori. Per recuperare l’attenzione però danno vita a comportamenti inappropriati come picchiare un amichetto, il fratellino o iniziare a fare i capricci per qualsiasi sciocchezza. I genitori reagiscono puntualmente in malo modo riprendendo severamente il bambino, sgridandolo o con atteggiamenti simili. Per quanto i genitori si sforzino di dire quanto siano scorretti certi comportamenti, i figli non comprenderanno realmente di aver torto.
Come mettere i pratica la disciplina positiva con i bambini
Se desiderate che i vostri figli inizino a comportarsi un meglio è indispensabile che diate loro più attenzioni positive. Segnatevi su un taccuino per un’intera settimana le interazioni che avete lui. Probabilmente vi renderete conto che i suoi capricci o comportamenti poco corretti non sono altro che delle semplici richieste di attenzioni. Focalizzatevi su come rispondete ai suoi capricci per rendervi conto che forse il problema non è dei bambini ma vostro e delle poche attenzioni che date loro.
Iniziate ad apprezzare gli sforzi di vostro figlio e, ogni qual volta si comporta in modo corretto, mostratevi contenti. Complimentatevi con lui se riordina la camera senza nemmeno averglielo chiesto, se vi aiuta a sbrigare le faccende domestiche o se fa un bel disegno per voi. Meglio sempre apprezzare le cose positive che redarguire i bambini per quelle negative.
Esistono anche degli altri modi per dare ai bambini un’attenzione positiva durante la giornata. Giocateci assieme colorando disegni, facendo puzzle o intrattenendolo durante le attese dal pediatra con giochi di parole adatti alla sua età. Chiedetegli di aiutarvi mentre preparate una torta o qualcos’altro di utile ma anche divertente. Coinvolgetelo nel fare la spesa e chiedete di tanto in tanto cosa preparare per cena. Con questo sistema più interattivo riuscirete a farvi ascoltare senza alzare la voce e vostro figlio sicuramente sarà più sereno.
Sono arrivata giusto a questo, ma detto da altri mi conforta di più e mi incoraggia a riprendere quell’atteggiamento positivo. Mio figlio ha 4 anni e forse, per stanchezza o non so cosa, ho iniziato a trattarlo come fosse più grande, invece lui è ancora un bambino ed ha ancora bisogno che faccia così. Ultimamente ha iniziato a mandarmi via dicendomi che sono cattiva. So che la sua è una reazione,un modo di ribellarsi alle regole, confermo la correttezza dell’articolo letto sul vostro sito (padre “assente” da quel punto di vista), ma anche che non è facile…