Il propoli è un noto antibatterico naturale, un prezioso alleato della salute. Ideale per combattere i malanni di stagione, attenua efficacemente i sintomi da raffreddamento, tosse e mal di gola. Questa preziosa sostanza viene prodotta dalle api per proteggere l’alveare dai pericolosi attacchi di funghi e batteri. Disponibile in erboristeria e nei negozi specializzati, vanta proprietà antibatteriche, antimicrobiche, antinfiammatorie, antisettiche ed immunostimolanti.
Tuttavia, il Ministero della Salute con il d.m. del 4 luglio 2002 ne ha riconosciuto la pericolosità durante i primi mesi di gestazione per cui per molti prodotti è scattato l’obbligo della dicitura “Non assumere in gravidanza ed allattamento“. Di solito, per curare le malattie da raffreddamento durante i 9 mesi di attesa ci si affida a pochi rimedi naturali o a qualche farmaco, dietro esclusiva prescrizione medica o del ginecologo, per non nuocere alla salute bebè. Nonostante il propoli venga impiegato da secoli, potrebbe però rivelarsi pericoloso per la placenta ed il corretto sviluppo del feto.
Rischi connessi all’assunzione del propoli in gravidanza
Il decreto ministeriale è stato emesso prevalentemente a scopo informativo. Infatti, non sono ancora ben chiari i meccanismi di distribuzione delle sostanze vegetali e naturali sulla placenta. Di conseguenza, non si ha la certezza che possano in qualche modo nuocere allo sviluppo del nascituro. Pertanto, nell’insicurezza è bene attenersi alle indicazioni del Ministero della Salute specialmente nei primi tre mesi di gestazione, un periodo molto delicato contraddistinto dalla formazione dell’embrione.
Nello specifico, gli oli essenziali e gli alcaloidi contenuti nel propoli possono ritenersi pericolosi e tossici per il feto perché facilmente assorbiti dai tessuti e dalla placenta con forte potere mutageno. Inoltre, potrebbero interferire negativamente sulla contrattilità dell’utero, favorendo un aborto spontaneo.
Anche i bioflavonoidi, di cui il propoli è particolarmente ricco, attraversano facilmente la placenta agendo sul corredo cromosomico e causandone significative alterazioni.
Non si può escludere inoltre l’alto rischio di leucemie infantili. Il rimedio naturale contiene dei residui di resine di vegetali di cui le api sono particolarmente ghiotte. Queste sostanze sono potenzialmente dannose per i soggetti con predisposizione ad allergie. Naturalmente, chi in passato non ha sviluppato effetti collaterali al propoli non deve temere una reazione allergica.
Il propoli e l’alcol
Molti preparati a base di propoli contengono una certa percentuale di alcol. All’inizio della gestazione anche una minima quantità può interferire con la moltiplicazione cellulare, causando malformazioni durante lo sviluppo degli organi del feto. Per eliminarne ogni traccia è opportuno preferire la formulazione in compresse al tradizionale spray, alla tintura madre o alle gocce. In ogni caso, sono assolutamente sconsigliati le improvvisazioni ed i rimedi fai da te. È opportuno consultare il medico curante oppure il ginecologo e seguire attentamente i suggerimenti per la cura rapida di un raffreddore, un mal di gola, l’influenza o la tosse.