La craniostenosi indica una serie di malformazioni del viso o del cranio che possono verificarsi alla nascita dei bambini.
In altri casi questo fenomeno può anche comparire durante i mesi successivi alla nascita, tuttavia si tratta di anomalie rare che possono essere trattate attraverso un intervento chirurgico.
Queste deformazioni del volto sono provocate da difformità dovute allo sviluppo delle ossa del cranio. La craniostenosi è una patologia rara che può manifestarsi singolarmente, ma può anche essere legata ad altre sintomatologie tra cui la sindrome di Crouzon. Meno frequentemente invece, la craniostenosi è legata a problemi dello sviluppo cognitivo.
Quali sono le cause della craniostenosi dei bambini
Il fenomeno della craniostenosi dipende dallo sviluppo di un tessuto cartilagineo specifico, particolarmente leggero e deformabile che svolge un ruolo fondamentale per la saldatura delle ossa del cranio dei neonati. Si tratta di una cartilagine abbastanza flessibile che si trova in prossimità delle suture dello scheletro osseo che hanno il compito di favorire lo sviluppo del cervello e la crescita graduale del cranio del nascituro. Col passare del tempo tali suture subiscono il processo di ossificazione che termina verso i due anni d’età. Tuttavia, se questo fenomeno avanza troppo velocemente, lo sviluppo del cranio non sarà più regolare e di conseguenza la crescita sarà indotta verso un’altra parte portando alla deformazione e alla craniostenosi.
In genere la craniostenosi dei bambini è legata a sindromi che sono spesso provocate da fattori genetici. Qualora si verifichi il fenomeno della craniostenosi in forma isolata, le cause sono spesso ignote e possono essere varie: in questi casi può trattarsi di un’alterazione dei geni che provocano un mutamento estemporaneo, in altre circostanze può invece trattarsi di una reazione a vari fattori, sia a livello genetico che a livello ambientale.
Craniostenosi dei bambini: la diagnosi
Se il pediatra noterà delle deformazioni al cranio del bambino sarà opportuno rivolgersi ad un neurochirurgo pediatrico presso delle cliniche specializzate nel trattamento di queste patologie, dove verrà effettuata un’analisi clinica della malformazione al fine di stabilire una diagnosi in seguito ad una TAC. Nel caso in cui invece si ha il dubbio che si tratti di una forma legata ad altre sindromi, sarà opportuno effettuare un esame genetico al fine di individuare la patologia associata.
Interventi per il trattamento della craniostenosi
La craniostenosi non prevede sempre degli interventi chirurgici: infatti se il problema si presenta in forma lieve non c’è alcun bisogno di intervenire, in alternativa si può anche optare per un caschetto specifico da far indossare al bimbo, che favorisce la corretta formazione delle ossa del cranio. Nei casi più gravi è invece necessario intervenire mediante un’operazione chirurgica onde evitare un incremento della pressione interiore del cranio che può portare a gravi problematiche sullo sviluppo celebrale ed attenuare i disagi nel bambino a livello estetico.
E una cosa seria che purtroppo molto pediatri non notano subito ma se presa in tempo,con l operazione nei centri autorizzati,si risolve il 90 per cento dei problemi.