Recentemente in Francia è stato dato l’ordine di ritirare 600 lotti di latte di formula per neonati dopo che è stata riscontrata l’infezione di salmonella in alcuni bambini molto piccoli. Cos’è la salmonellosi nel neonato e come si può prevenire? Facciamo un po’ di chiarezza.
Cos’è la salmonellosi nel neonato
La salmonellosi, se non curata tempestivamente e nel modo corretto, può comportare gravi complicazioni per la salute, soprattutto se a contrarla sono i bambini piccoli. Si tratta di un’infezione gastrointestinale provocata da batteri ed è la causa più frequente di infezioni trasmesse dagli alimenti. Stando a quanto dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Salute, è una delle malattie alimentari più diffuse nel mondo intero.
Il batterio della salmonella si può trovare nel pollame crudo, nelle uova ma anche nel latte, nella carne vaccina e talvolta negli ortaggi lavati male. A volte il batterio può essere trasmesso attraverso alcuni animali domestici come tartarughe e rettili in generale.
La salmonella si diffonde più rapidamente nel periodo estivo o comunque quando le temperature sono molto alte. Con la cottura però il batterio viene distrutto senza lasciare tracce di sé.
I sintomi della salmonella del bambino e la prevenzione
I primi sintomi della salmonellosi compaiono entro le 72 ore dopo aver consumato alimenti contaminati dal batterio. Il decorso dell’infezione ha una durata media di sette giorni e, nella maggior parte dei casi, non è necessario assumere alcun tipo di farmaco specifico. In persone immunodepresse o che hanno altre problematiche, la salmonellosi può causare una disidratazione tanto forte da mettere in pericolo di vita il soggetto interessato ed è necessario il ricovero in ospedale.
I sintomi più comuni, anche se non sono presenti in tutti i casi di salmonellosi, sono la diarrea, febbre più o meno alta, coliche o dolori addominali, brividi, mal di testa, nausea, vomito, perdita dell’appetito e disidratazione più o meno importante.
I neonati, i bambini piccoli e gli anziani sono i soggetti che presentano i sintomi più acutizzati dell’infezione. È indispensabile tenere sotto stretto controllo la disidratazione causata dal vomito e dalla diarrea per evitare serie complicazioni. Se notate che i vostri bambini presentano i sintomi di una sospetta salmonellosi e che dopo uno o due giorni non tendono ad attenuarsi, rivolgetevi subito al pediatra per una diagnosi certa. L’infezione potrebbe arrivare a infettare i tessuti del corpo del bambino provocando malattie molto gravi come ad esempio la meningite.
Per prevenire la salmonellosi le indicazioni sono le stesse che si adottano per evitare altri tipi di intossicazioni alimentari. L’igiene è la chiave corretta per evitare la prolificazione dei batteri. Bisogna sempre lavarsi le mani frequentemente soprattutto prima di toccare i cibi per cucinarli o di mangiare. Lavate accuratamente la frutta e la verdura e cuocete sempre bene gli alimenti di origine animale. Quando andate a mangiare fuori e notate che alcuni alimenti non sono cotti a sufficienza, mandateli indietro senza esitare.
Esatto, ma nei nostri articoli diamo sempre tutte le informazioni. Fermarsi a un titolo e non approfondire la notizia è causa di fraintendimenti
Il titolo dell’articolo riguarda la salmonella. All’interno dell’articolo abbiamo riportato tutte le informazioni! 😉
Ma di quale latte si tratta?! Non ho letto l’articolo
ciao Domenico, trovi la notizia che abbiamo scritto come link all’interno dell’articolo.
Grazie