Una delle migliori attività formative per educare diverse funzioni del corpo di un bambino piccolo è il cosiddetto cestino dei tesori: di cosa si tratta e come possiamo realizzarlo noi mamme? Ecco tutti dettagli legati a questa particolare esperienza sensoriale.
Cestino dei tesori: cos’è?
Quando si parla di bebè bisogna evidenziare che uno dei sensi che maggiormente sviluppano è quello del gusto. Infatti appena vede un oggetto è subito tentato dal portarlo alla bocca per assaporarlo. Proprio questa esperienza tattile fa in modo che resti fisso nella sua mente il concetto di quel determinato oggetto, che alla vista successiva sarà qualcosa di conosciuto.
Studi pedagogici si sono susseguiti nel corso degli anni per analizzare questo comportamento e una delle evidenze pratiche più celebri è quella del cestino dei tesori ideato dall’esperto Elinor Goldschmied. Questa è un’idea ottima anche come regalo di Natale per un bebè e soprattutto si tratta di un’esperienza del tutto formativa.
Come realizzarlo? Semplice, basta recuperare un cesto di vimini intrecciato all’interno del quale porre una serie di oggetti di uso comune che stimoleranno la curiosità del piccolo. Infatti l’esperto di pedagogia Goldschmied appurò che questo tipo di esperienza è molto positiva in quanto favorisce la conoscenza dei bebè di oggetti di vario peso, di varia forma e anche di varia consistenza. Senza dimenticare comunque che si tratta di un qualcosa di utile per far crescere la coordinazione del rapporto bocca-occhi-mani facendo in modo che sia più concentrato in quello che fa.
Il cestino dei tesori: un regalo di successo ad un bebè
Coloro che hanno intenzione di regalare ad un bebè il cestino dei tesori faranno bene a tenere a mente alcune indicazioni molto importanti. Innanzitutto bisogna partire da un cestino di vimini con base piatta e che dovrebbe avere come dimensione ideale quella di 35 centimetri, corrispondenti al diametro. Meglio inoltre se il cestino presenta bordi bassi e senza alcun tipo di manico favorendo così la presa degli oggetti da parte del bambino, che così sarà assolutamente libero di muoversi ed esplorare.
Il contenuto del cestino dei tesori deve essere accuratamente pulito in quanto va a contatto con la bocca del bambino e perciò bisogna evitare la possibile contaminazione con batteri ed altri agenti infettivi molto pericolosi.
Un primo consiglio che arriva direttamente dall’ideatore di questo sistema educativo è quello di optare per materiali del tutto naturali. Questo vuol dire che il bebè dovrà vivere delle esperienze sensoriali che gli permettano concretamente di conoscere materiali con cui verrà a contatto con la crescita e di varia consistenza. Oltre a considerare che comunque potrebbe essere utile l’inserimento di qualche pupazzo di plastica o altri prodotti che dopo qualche anno potrebbe usare come giocattoli.
La cosa importante è andare a stimolare il tatto e l’udito, ma anche l’olfatto, la vista, la sensazione di un corpo in movimento e il gusto. Tutti elementi che se stimolati nel modo giusto comportano una crescita normale del bebè, che avrà così modo di sperimentare delle esperienze del tutto nuove e che per lui saranno elementi di crescita.
Alberto Brunone
Vero Pan
Belloooo lo abbiamo in asilo!
@ Delia Gaballo
Mio figlio ci gioca tutti i giorni
Mia nipote: autodidatta!