Sebbene si tratti di un problema piuttosto comune, spesso le neo mamme si trovano impreparate ad affrontare la stitichezza (o stipsi) del proprio bambino, quando essa si manifesta.
Quando e perché compare la stipsi?
La stitichezza è un disturbo di cui soffrono decine di neonati. Si può dire che un bambino è stitico quando fa la cacca meno di tre volte alla settimana, oppure fatica ad evacuare e produce feci troppo secche che, quindi, rendono più dolorosa l’evacuazione. Ma come, e perché, i bambini diventano stitici?
Ci sono diversi fattori che possono provocare la stipsi in un neonato. Per i più piccini potrebbe essere determinata da una causa fisiologica: se, infatti, le feci sono un po’ più dure, il piccolo potrebbe faticare ad espellerle; per i più grandicelli potrebbe essere il passaggio dal latte alle pappe solide, durante la fase dello svezzamento. In generale i bambini allattati al seno ne soffrono meno di frequente.
Come combattere la stitichezza del neonato?
Per i neonati allattati al seno, è bene che la madre abbia una dieta varia, che comprenda alimenti ricchi di fibre, i quali favoriscono la regolarizzazione dell’intestino.
In caso il neonato sia allattato artificialmente, esistono speciali latti formulati (con una maggiore presenza di fibre nella formulazione) che favoriscono il ripristino della corretta funzionalità intestinale. Anche la somministrazione di fermenti lattici vivi può aiutare a risolvere il problema della stitichezza.
Quando il bambino diventa stitico e non evacua per più giorni, non è necessario correre subito al pronto soccorso, temendo un blocco intestinale. Ci sono alcune soluzioni, come i sondini rettali o i microclismi, da attuare per risolvere il problema nell’immediato.
Ricordate, però, che questi sono rimedi da utilizzare in caso di emergenza, dopodiché è bene contattare il pediatra, e concordare con lui un intervento sull’alimentazione e sulle abitudini quotidiane del bambino, che aiuti a ristabilire il corretto funzionamento dell’intestino.
Claudia Marino