La sindattilia è la fusione di una o più dita delle mani o dei piedi e può essere risolta solamente mediante la chirurgia.
Che cos’è la sindattilia del neonato?
La sindattilia è una malformazione congenita che interessa un bambino ogni 2500-3000. In pratica è l’unione di due o più dita fra di loro delle mani oppure dei piedi, anche se si verifica più raramente. La fusione interessa la pelle, i tessuti molli o in casi un po’ più complicati da risolvere le ossa e i tendini. Le ossa unite fra di loro talvolta presentano delle deformazioni più o meno importanti al livello delle falangi. La sindattilia, nella maggior parte dei casi, interessa l’anulare e il medio delle mani. Sono i maschi ad essere più soggetti a questa condizione causata da anomalie dello sviluppo embrionale.
Diagnosi e cura della sindattilia del neonato
La sindattilia si presenta senza altre complicazioni o alterazioni e non sempre la causa è da ricercare nell’ereditarietà.
Molto rari i casi in cui questa alterazione è associata a malattie più serie come la sindrome di Poland o di Apert.
L’unione delle dita può essere vista durante la gestazione mediante un’ecografia però non sempre la malformazione è così evidente. Nei casi meno complicati nei quali l’unione interessa solo la pelle l’intervento chirurgico alla quale sottoporsi è semplice.
Nelle forme un po’ più complesse che presentano l’unione delle ossa, il decorso post operatorio prevede l’ingessatura della mano o del piede e una fisioterapia riabilitativa mirata. In linea di massima, se non ci sono controindicazioni particolari, l’intervento viene effettuato fra i sei mesi e il primo di anno del bambino quando la sindattilia riguarda le dita della mano e tre i due anni e i quattro quando sono i piedi a dover essere operati.
Dato che l’operazione da eseguire talvolta può essere molto complessa così quanto il decorso posto operatorio, è indispensabile rivolgersi a centri di chirurgia pediatrica specializzati in microchirurgia del piede e della mano.