Nel primo anno di vita di un bambino sono 4 le tappe fondamentali per la sua crescita e per la sua salute.
I pediatri dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, hanno pubblicato sul nuovo numero di “A scuola di salute” un calendario che specifica quali siano queste quattro tappe basilari.
Vediamo di suddividerle e spiegare ogni tappa cosa comporta.
Prima tappa: da 0 a 30 giorni
Il neonato, in media, nasce con un peso compreso fra i 2.500 e i 4.500 grammi. Durante il corso delle prime settimane continuerà ad incrementare la sua massa corporea fra i 20 e i 30 grammi al giorno.
Fra le 48 e le 72 ore di vita viene effettuato per legge lo screening neonatale. Si tratta di un semplice prelievo del sangue effettuato all’altezza del tallone per diagnosticare la presenza o meno di alcune malattie ereditarie molto importanti che riguardano problemi di metabolismo.
Una elevata percentuali delle mamme (80%) a soli pochi giorni dal parto accusa uno stato di malinconia noto con il nome di Baby Blues che scompare da solo poco dopo. Se così non fosse è meglio ricorrere a una visita specialistica per evitare che possa sfociare in depressione.
Sia l’udito che il tatto sono sensi molto sviluppati nel bambino, sin dal momento della nascita. Muove gambe e testa e ha dei riflessi automatici come quello della suzione o del tentare di rendere qualcosa che gli sfiora la mano. Questi riflessi chiamati arcaici scompariranno con il passare del tempo.
Il neonato può iniziare a succhiare il latte dal seno della mamma già immediatamente dopo la nascita e, generalmente, le poppate hanno una frequenza giornaliera che varia da un minimo di 8 a un massimo di 12.
Le ore di sonno del neonato nel primo mese sono circa 17 che tenderanno a diminuire nei mesi a seguire.
Le coliche gassose interessano il 10% dei neonati e provocano pianti a perdifiato che durano fino a quando le coliche non cessano di far male.
Seconda tappa: da 1 a 3 mesi
Durante il primo trimestre, i bambini sani accrescono il loro peso di 25-30 grammi al giorno ed è consigliabile pesarli almeno una volta a settimana per verificare che non ci siano problemi nella crescita ponderale.
Se un bambino mangia a sufficienza avrà spesso un pannolino intriso di pipì da cambiare e dormirà senza problemi almeno 2 o 3 ore fra una poppata e l’altra.
Durante la visita programmata a cadenza mensile, il pediatra controllerà che l’accrescimento del bambino sia regolare.
Quando il latte della mamma inizia a scarseggiare, si ricorrerà su consiglio del medico all’aggiunta di quello di formula per avere la certezza che il bambino assuma tutte le calorie e i principi nutritivi di cui ha bisogno.
Il bambino di tre mesi inizia a guardarsi attorno con particolare curiosità. Non deve essere mai lasciato incustodito per nessuna ragione e i genitori devono pensare a rispettare il calendario vaccinale.
Scopri le altre due tappe fondamentali nel primo anno di vita del bambino nel prossimo articolo!
Quando il latte della mamma comincia a scarseggiare,si pensera’ad un’aggiunta di latte formulato….E’assurdo che un articolo del genere dia informazioni errate:il latte materno,tranne rarissimi casi,non scarseggia mai!!!!Sono affermazioni fuorvianti e che possono far arrendere una madre,in maniera inconsapevole,per optare per il latte artificiale….Siamo anche nella settimana dell’allattamento materno….pessimo articolo!!!!Mamme non vi scoraggiate e non dimenticate MAI che il vostro latte e’l’UNICO alimento PERFETTO per la salute e l’accrescimento del vostro cucciolo!!!
Vorrei correggerti se posso. Il tuo MAI è decisamente errato. É successo sia a me che alla mia amica. Io ho dato aggiunta fin dalla nascita e dopo 6 giorni in cui il latte non è mai partito ho dovuto passare al l.a. La mia amica invece dopo 3 mesi si è accorta che il figlio non cresceva e dopo qualche giorno ciao ciao latte e via di l.a. Se mi permetti gli assolutismi sono sempre sbagliati. Il late materno è il migliore se c’è ed è sufficiente. E a volte per vari motivi che non dipendono da scekta ma dal caso una madre non può o non riesce ad allattare.