Fino a pochi anni fa, non pensavo di diventare una mamma. Non avvertivo il desiderio. Correvo, affannosamente, dietro ad altro. Lavoro, amore, avventure. Semplicemente vacanze. Come molte donne, non pensavo che la maternità potesse completarmi. Tuttalpiù che potesse essere un impegno troppo grosso. Una di quelle cose che non ti permettono di spingere mai sul pulsante pausa.
Non so quando, precisamente, sia avvenuto il passaggio. Quel click che ha segnato il cambiamento di prospettiva. Quando mi sono detta che quello era il momento giusto.
Di fatto, quel momento è arrivato e mi sono ritrovata una bambina fra le braccia. Tutto è cambiato ed effettivamente non ho mai potuto spingere su pausa. Mi sono stancata tantissimo, ho conosciuto affaticamenti e dolori mai provati. Poche ore di sonno, pranzi e cene molto frugali. Tensioni con la famiglia, con mio marito. La maternità porta tutto questo, ma anche altro. Gioie immense, felicità a chili, amore infinito.
Anche nei momenti più bui, in quelli di grande solitudine e paura, però, non ho mai avuto dubbi: avrei voluto un altro figlio. Lo avrei voluto presto, non volevo attendere.
Mi sono sempre piaciute le famiglie numerose e rumorose. Come quelle dei nostri nonni o dei telefilm americani. Mi sono sempre piaciute le famiglie con un unico figlio, alle volte frutto di una scelta, altre volte no. Famiglie in cui la mamma ed il papà seguono il figlio con devozione, attenzione ed amore sconfinato. Sono bellissime le famiglie, sempre. Perché si respira un’alchimia fatta di amore e sacrificio, impegno e gioco.
Ho scelto la mia formula, ho voluto una nuova vita e questa sta crescendo dentro di me. Sono stata fortunata. Arriverà fra qualche mese e non so cosa mi aspetterà.
Mi sono sempre domandata come si potesse dividere l’amore fra più figli. Come si potesse provare, per un altro figlio, quella sconfinatezza, quell’infinto meraviglioso che si prova per il primo.
Ci saranno giorni che confonderò con le notti. Pranzi e cene ancora più veloci e frugali. Tensioni e liti in famiglia ancora più accese. È normale, ci passano tutte le mamme del mondo. Momenti in cui mi sentirò ancora più sola, con meno amiche, meno chiacchiere e zero serate dedicate a me.
Tornerò ad avere le stesse difficoltà dell’inizio, della prima figlia. Proprio ora, che stavo per uscire da un tunnel fatto di pappe, nanne e pannolini. Dovrò ricominciare e sarà tosta.
Però sono immensamente felice. Piena di gioia perché so che la gravidanza è davvero un miracolo e richiede anche tanta fortuna.
Sono bellissime le famiglie, sempre. Perché si respira un’alchimia fatta di amore e sacrificio, impegno e gioco. È bello guardare le famiglie, da lontano. Quando si divertono. Quando si amano. E sì, anche quando bisticciano, perché dentro c’è la vita, qualcosa che non può mai fermarsi. Sono onde su onde. Un mare meraviglioso che, alle volte, può essere increspato, altre volte piatto, molte volte irrequieto.
Queste sono le nostre famiglie.
Semplicemente, meravigliose.