La diarrea del neonato è quasi sempre di tipo infettivo ma alcune volte potrebbe essere il sintomo di altre problematiche come malattie o intolleranze alimentari.
Se le feci cessano di essere morbide divenendo acquose e le scariche sono ravvicinate si tratta sicuramente di diarrea.
Distinguere la diarrea del neonato dalle normali feci
I genitori temono di non sapere riconoscere la diarrea dalle normali feci in un bambino molto piccolo poiché fino a quando viene alimentato al seno o con latte di formula sono abitualmente molto morbide. Tuttavia non è così perché è molto semplice distinguere i due tipi di scariche così differenti fra di loro. Le feci divengono particolarmente acquose, cambiano odore repentinamente e la frequenza delle scariche è decisamente più elevata.
La diarrea del neonato spesso è causata da una gastroenterite ovvero una delle malattie più frequenti dei bambini di quell’età. Ha origine spesso infettiva e i responsabili sono quasi sempre i Rotavirus, anche se in alcuni rari casi può essere causata da batteri come la temibile salmonella. Anche allergie di tipo alimentare, intolleranze o malattie metaboliche possono causare la diarrea.
La diarrea da gastroenterite
Nelle forme di infezione più lievi e se il neonato già ha compiuto i due mesi non è necessario fare niente. L’importante è controllare che il bambino beva molto per evitare il rischio di disidratazione.
Se il bambino è invece più piccolo e la diarrea e le scariche sono frequenti magari associate anche a vomito, è indispensabile consultarsi con il pediatra o portare il neonato al pronto soccorso per evitare che si presentino i segni conclamati della disidratazione come le occhiaie e il pianto privo di lacrime.
Nella maggior parte dei casi non è necessario che il neonato assuma farmaci per risolvere il problema. Una normale diarrea ha una durata che varia dai tre ai cinque giorni ma, anche se dopo questo periodo di tempo si vede ancora qualche segno del disturbo lieve, non deve destare preoccupazione: entro breve tutto tornerà alla normalità.
Una mia amica mi ha detto che bisogna stare attenti al l’odore della cacca: se non puzza e sono presenti dei pallini bianchi c’è da allarmarsi.