È una malattia che spaventa da sempre, di cui si parlava nel passato e di cui ancora oggi si continua a parlare. Colpisce i bambini piccoli, delle volte gli adulti e anche le donne in gravidanza.
Vediamo in questo articolo che cosa bisogna sapere sull’argomento meningite in gravidanza.
Cosa scatena la meningite in gravidanza
La meningite batterica può essere da meningococco B e C, da pneumococco oppure da Hemophilus influenzae di tipo B. La meningite da meningococco è la più pericolosa, colpisce le difese immunitarie e nella maggior parte delle volte non porta sintomi riconoscibili, motivo per cui è molto rischiosa. Il meningococco si trova nella gola e nel naso e quando si contrae la malattia supera le nostre difese immunitarie ed entra nel sangue. La meningite da pneumococco, invece, è una malattia invasiva che porta anche sepsi, polmoniti o otite.
Meningite in gravidanza: come riconoscerla
Non è sempre facile riconoscere la meningite da pneumococco perché presenta sintomi comuni ad altre malattie. Questi i problemi più comuni:
- febbre alta
- mal di testa
- nausea e vomito
- difficoltà a tenere dritto il collo
- convulsioni
Cosa è la meningite fulminante
La meningite fulminante è pericolosa perché può essere letale. Colpisce le meningi che non possono più proteggere il cervello e il midollo spinale. Si evolve in maniera improvvisa e porta la paziente in coma, con poche possibilità di ripresa. Si chiama fulminante perché se non presa in tempo non lascia scampo anche se si effettua la cura giusta.
Sospetta meningite: cosa fare?
In caso di sospetta meningite è bene contattare subito il medico e andare in ospedale per fare tutti i controlli del caso. Solo prendendo in tempo la malattia è possibile curarsi in maniera adeguata e senza strascichi nel tempo.
Meningite: come si trasmette?
Una delle cause che porta la meningite è un batterio chiamato Listeria monocytogenes. Si trova nell’ambiente e arriva all’uomo con l’alimentazione. Non è comunque l’unico caso: esiste anche la meningite che deriva da forme allergiche come le patologie infiammatorie (il lupus).
Dato che i ceppi batterici della meningite sono contagiosi, la malattia può essere trasmessa con starnuti o tosse, motivo per cui bisogna stare molto attenti all’igiene e alla condivisioni di oggetti come spazzolini, posate, bottiglie e bicchieri. Un malato di meningite, quindi, potrebbe contagiare un parente stretto o chi gli si avvicina senza che se ne renda conto e per questo, una volta riconosciuta la malattia, si evitano più possibili contatti e avvicinamenti esterni.
Rischio meningite in gravidanza
Contrarre la meningite in gravidanza può essere molto rischioso soprattutto per la mamma. I medici, infatti, non si sono ancora sbilanciati sui possibili problemi sul feto. Dal Portale OggiScienza, che parla bene di questo argomento, leggiamo che la ginecologa Beatrice Tassis, responsabile dell’ambulatorio di infezioni in gravidanza alla clinica Mangiagalli di Milano, spiega:
Sappiamo che diverse infezioni come rosolia, toxoplasmosi e citomegalovirus possono provocare malformazioni fetali oppure ritardi dello sviluppo neurologico del bambino, ma non sembra che, in generale, i vari agenti infettivi coinvolti nell’insorgenza di meningite abbiano conseguenze in questo senso.
Vaccino contro la meningite in gravidanza
Oltre a una buona igiene personale e all’attenzione per l’alimentazione, l’unica soluzione per scongiurare il rischio di meningite in gravidanza è il vaccino. Il vaccino ha la capacità di stimolare la risposta immunitaria per il meningococco. È possibile fare il vaccino contro il meningococco C in forma monovalente e tetravalente, per il meningococco B per l’emofilo e contro la meningite da pneumococco.
In gravidanza nessuno di questi vaccini è controindicato, ma per quello da pneumococco bisogna chiedere consiglio al medico poiché ci sono meno testi disponibili di letteratura medica che parlano dei suoi effetti.