I bambini prematuri sono dei veri e propri guerrieri. Sono tante le storie che dimostrano la forza e la tenacia di questi piccoli eroi del quotidiano come per esempio quella raccontata dalla mamma di Sebastian: un bambino venuto alla luce a sole 26 settimane di gestazione.
Mamma Carmen e il suo parto a 26 settimane
Carmen, così si chiama la mamma, ebbe una rottura del sacco alla 25° settimana. Dopo il ricovero in ospedale e le flebo per tentare di fermare le contrazioni, iniziò purtroppo il parto e poco dopo nacque il suo bambino. Ovviamente fu portato via subito e messo in terapia intensiva neonatale. Sebastian era lungo solo 31 centimetri e pesava 715 grammi.
L’unica cosa che poteva fare la mamma per aiutare suo figlio a sopravvivere era quello di tirarsi il latte ogni tre ore. Il latte materno è infatti fondamentale per i nati prematuri. Dopo non molto tempo dovette tornare al lavoro: casa sua distava un’ora e un quarto di auto dall’ospedale. Nonostante il lavoro e i chilometri che la separavano dal reparto intensivo, due volte al giorno riusciva ad andare all’ospedale per portare il latte al bambino.
La causa del parto prematuro
Era stata la candida a provocare la rottura delle membrane e il parto a 26 settimane e il bambino, così piccolo e indifeso, già doveva essere sottoposto a cicli di antibiotici. Un’infermiera aveva i compito di cambiarlo ogni tre ore, medicarlo e girarlo ogni tre ore.
Un mese dopo venne detto ai genitori che era il momento di iniziare la Canguro terapy. Per due o tre ore al giorno Sebastian rimaneva pelle a pelle o con la mamma o con il papà. Il neonato cresceva lentamente ma cresceva nonostante le operazioni subite e le infezioni.
Finalmente dopo 111 giorni dopo la nascita, Sebatian poté lasciare l’ospedale e tornare a casa con i suoi genitori. Aveva raggiunto il peso di 2,4 Kg e respirava senza supporti esterni.