Se i bambini vivaci non esauriscono mai le pile, e a qualsiasi ora del giorno riescono a tirare fuori energia da tutti i pori, ai genitori capita spesso di avere le batterie scariche e trovarsi a fine giornata stracotti di stanchezza. È il dramma delle famiglie con bambini troppo vivaci, sempre pronti a giocare e saltare per casa come se non conoscessero la parola riposo.
Come gestire i bambini troppo vivaci
Che cosa succede in questi casi?
Con i bambini vivaci è facile perdere la pazienza. Una mamma non deve sentirsi in colpa se si arrende alla stanchezza di una giornata trascorsa a contrastare marachelle e troppa dinamicità di suo figlio. Non deve farlo perché deve ricordare che è una mamma e per questo umana: può arrendersi a un capriccio senza per questo essere un pessimo genitore.
Che cosa fare allora per contrastare la vivacità dei propri figli? Vediamo alcune strategie abbinate all’età dei bambini.
Bambini troppo vivaci a due anni: come fare?
La prima cosa da fare è lavorare e moderare l’atteggiamento con cui si interagisce con il proprio figlio.
Urlare non serve a nulla, spaventa i bambini e peggiora la situazione. Controllare le reazioni, invece, aiuta a non scatenare la rabbia nel bambino, che essendo vivace e iperattivo può avere degli scatti d’ira incontrollabili che non comprende. È troppo piccolo per farlo e ha bisogno di aiuto, di una guida che mitighi la sua indole vivace.
Un genitore deve affrontare la situazione utilizzando l’arte della pazienza. Con parole gentili e comprensive è importante spiegare quello che non deve fare e aiutarlo a controllare i suoi desideri di gioco esagerato, che lo spinge ad avere comportamenti sbagliati.
Allo stesso tempo, vista l’età e dato che parliamo di bambini troppo vivaci a due anni, una mamma può anticipare il capriccio. Non bisogna esasperarlo, ma bloccarlo prima che la sua vivacità renda un atteggiamento fuori controllo. È un lavoro di costanza, che deve essere adottato ogni giorno, ma che alla lunga offre grandi risultati.
Bambini troppo vivaci a tre anni: come fare?
Se i bambini sono più grandi si può osare con qualche strategia in più. Perché non mostrare ai propri figli il tipo di comportamento per aiutarli a mettersi in discussione? Non è troppo presto per farlo, i bambini a tre anni possono iniziare a comprendere le loro emozioni. Se si sceglie questa tattica educativa è molto importante il dialogo, la comunicazione verbale e non verbale che si adotta ogni giorno con il proprio figlio. La minima frase può fare la differenza. Il bambino deve capire che ha una spalla su cui contare, che ci sono altri modi per manifestare la sua indole vivace e che la rabbia o sbattere oggetti dappertutto non è l’unica valvola di sfogo.
Bambini troppo vivaci: che fare quando sono a scuola?
I bambini troppo vivaci possono avere problemi nel loro percorso formativo. In ludoteca, all’asilo o più grandi a scuola possono comportarsi male, non rispettare le regole del vivere comune. Alcuni esempi di comportamenti scorretti? Non vogliono restare seduti durante la lezione, vorrebbero cambiare banco ogni giorno, perché si annoiano a condividerlo sempre con lo stesso compagnetto, di ritorno da scuola non hanno voglia di fare i compiti perché sono bramosi di scoperte e gioco.
Il segreto per evitare situazioni incontrollabili è di placare la sua vivacità prima dell’ingresso a scuola. Il bambino troppo vivace deve imparare a rispettare le regole e può farlo solo nella sua casa e con l’aiuto dei suoi genitori.
Bambini troppo vivaci: come calmarli con alcuni rimedi naturali
Non esiste una cura medica per la troppa vivacità e, sottolineiamo questo consiglio con decisione, non bisogna mai sedare un bambino dinamico e ricco di vitalità. Si può tentare, però, con qualche rimedio naturale. Per esempio, una ricerca scientifica ha evidenziato che l’estratto di corteccia di Pino ha dei principi attivi buoni per ridurre l’iperattività e migliorare attenzione e concentrazione.