La salmonellosi è una infezione alimentare a carico dell’intestino che è determinata dal batterio della salmonella, normalmente presente nell’intestino di numerosi animali. Scopriamo insieme di cosa si tratta, perché colpisce frequentemente i bambini di età inferiore ai 6 anni e quali sono le migliori terapie per contrastarla.
La salmonellosi, nota anche come salmonella, è una gastroenterite di origine batterica che si trasmette per via oro-fecale. Questo tipo di intossicazione è piuttosto frequente nei più piccoli, a causa di alcune misure comportamentali a rischio: si pensi, ad esempio, all’abitudine di mettere in bocca qualsiasi oggetto o al non lavarsi le mani regolarmente prima di ogni pasto. Va anche sottolineato, d’altra parte, che il batterio della salmonella può essere contenuto anche nei latti crudi o non pastorizzati e nei loro derivati (non escluso il latte in polvere spesso consumato dai più piccini).
Sintomi della salmonella
I sintomi della salmonella sono assai variabili; nelle forme più gravi possono comprendere:
- febbre alta
- vomito
- scariche diarroiche
- alterazione del colore delle feci
- manifestazioni extraintestinali
Al contrario nelle forme più lievi i sintomi risultano essere assai più attenuati e in molti casi è anche possibile la completa assenza di febbre.
Cura della salmonella
Non sempre la salmonellosi richiede il ricorso a una terapia farmacologica. Nella stragrande maggioranza dei casi nella fase acuta è possibile limitarsi a osservare alcune misure dietetiche, che consistono:
- nel consumo di cibi che contengono poco fibra alimentare;
- nella regolare assunzione per via orale di soluzioni reidratanti (bustine a base di sali minerali e zuccheri) al fine di restituire al bambino l’acqua e i sali persi a causa degli episodi diarroici e del vomito.
Nel caso in cui il bimbo abbia la febbre, è raccomandabile somministrargli la tachipirina; per combattere invece i disturbi intestinali è consigliata l’assunzione di fermenti lattici e probiotici.
Qualora i sintomi siano particolarmente gravi e persistenti potrebbe essere necessario il ricovero.