Udite udite: i bimbi nati in provetta a causa di problemi di infertilità maschile potrebbero manifestare in età adulta le stesse problematiche del genitore. Questo perché l’infertilità maschile ha anche una base genetica, pertanto la qualità del seme dei bimbi nati in provetta potrebbe essere peggiore rispetto a quella dei bambini concepiti naturalmente. A dirlo non siamo noi bensì uno studio belga che ha messo a confronto lo sperma di un campione di uomini concepiti con la fecondazione assistita con quello di alcuni loro coetanei concepiti invece in modo naturale. Ma scopriamo qualcosa di più sullo studio.
Fecondazione assistita e infertilità maschile ereditaria
In base ai dati della ricerca belga ci sono pochi dubbi che i fattori genetici giochino un ruolo determinante nell’infertilità maschile. Dall’analisi del seme di 54 uomini tra i 18 e i 22 anni nati con una particolare tecnica di fecondazione assistita e di altrettanti loro coetanei concepiti naturalmente è, infatti, emerso che lo sperma dei primi aveva caratteristiche qualitative e quantitative nettamente inferiori rispetto a quello degli altri ragazzi, con una concentrazione spermatica addirittura dimezzata rispetto ai secondi. Non certo roba da niente insomma!
Come proteggere i propri figli dal rischio di infertilità maschile
Partendo dal presupposto che l’infertilità maschile è in parte ereditaria, il primo passo per essere un buon padre e proteggere i propri figli dal rischio di infertilità è evitare tutti quei comportamenti potenzialmente nocivi per la fertilità degli uni e, di riflesso, degli altri. Di conseguenza è buona regola seguire un’alimentazione sana, evitare il fumo, le droghe e l’alcol ma anche l’uso di steroidi anabolizzanti e la promiscuità sessuale.
E voi eravate a conoscenza del rischio di infertilità maschile per i bambini nati in provetta?