Spesso capita che i bambini si sveglino nel cuore della notte a causa di un brutto sogno e che i genitori non sappiano come comportarsi. C’è chi li sveglia e poi li tranquillizza e chi invece attende che il bambino si rassereni da solo senza effettuare alcun tipo di intervento.
Incubi notturni, come tranquillizzare i bambini?
Ebbene, secondo la psicologa Arianna Nardulli, fondatrice del Centro Psiche, entrambi i metodi sono sbagliati. È necessario stare vicino al bambino quando si intuisce che stia avendo un incubo accarezzandolo con delicatezza, prendendogli la mano e facendogli sentire la propria presenza ma senza svegliarlo.
Per evitare invece il presentarsi degli incubi, è fondamentale creare una routine quotidiana prima di mettere i bambini a letto per consentire loro di essere più sereni e rilassati nel momento in cui si addormentano. Per esempio leggere una favola, guardare assieme un cartone animato oppure bere un bicchiere di latte prima di lavarsi i denti, aiuta i bambini a rilassarsi in maniera rapida ed efficace.
Se nei giorni successivi a un brutto sogno il bambino continua a essere turbato, potrebbe essere utile provare a chiedere al bambino di parlare del sogno o, meglio ancora di disegnarlo: una volta fissato sulla carta il “mostro” potrà essere esorcizzato strappando il foglio in mille pezzettini, appallottolato e preso a calci o gettato nel caminetto.
Tranquillizzare i bambini: l’incubo è una paura o un conflitto
L’incubo non è certo una patologia ma può essere la manifestazione concreta di paure irrazionali o il sintomo di un conflitto che il bambino vive a livello inconscio. Ci sono incubi ricorrenti che anche se relativi al vissuto personale, hanno tratti in comune in qualche modo riconducibili a paure ben definite.
Per esempio i brutti sogni popolati da mostri possono essere ricondotti alla raffigurazione immaginaria di un adulto che ha comportamenti aggressivi verso il bambino o altre persone adulte. Gli incubi che invece fanno percepire la paura di cadere nel vuoto sono l’espressione di una mancanza di equilibrio.
Il bambino dunque ha la sensazione di non avere stabili punti di riferimento e di vivere una situazione precaria. Sognarsi scarafaggi è l’espressione di un improvviso cambiamento come per esempio il cambio di abitazione o la separazione dei genitori.
Mia figlia di 5 anni, ha perso da maggio la sua cuginetta di poco più piccola, per un tumore lei la nomina spesso e fa spesso dei brutti sogni. C’è qualcosa che posso fare per aiutarla a superare questo lutto, che ha stravolto tutta la famiglia?
Serena Langiu