I crampi addominali durante il delicato periodo della gestazione, sono molto frequenti e spesso non rappresentano motivo di preoccupazione poiché innocui. Impariamo a riconoscere i dolori addominali e vediamo come intervenire per risolvere questo fastidioso problema che affligge tante future mamme in dolce attesa.
Fitte e crampi addominali cambiano a seconda del periodo di gravidanza
Le fitte e i crampi, a seconda del periodo della gravidanza, sono più o meno normali e possono dipendere dai seguenti motivi:
-se si manifestano nel primo trimestre, simili al fastidio dei dolori mestruali, possono essere causati dall’impianto dell’embrione in utero e a meno che non ci siano emorragie o perdite, non ci si deve preoccupare;
-nel secondo trimestre, possono verificarsi soprattutto per via dell’allungamento dei muscoli e lo stiramento dei legamenti, e anche qui, a meno che non si verifichino perdite o dolori a cadenza ritmica e continua, non c’è di che preoccuparsi;
-nel terzo trimestre, sia per via delle sollecitazioni del peso sia per il corpo che si prepara al lieto evento, sempre più spesso potrebbe capitare che sentiate delle fitte, che serviranno a preparare il corpo al travaglio e al parto;
Fitte in gravidanza, perché non bisogna preoccuparsi
Spesso i dolori addominali in gravidanza, oltre ai motivi accennati nelle righe precedenti, sono causati da semplici problematiche che non richiedono l’intervento medico e l’assunzione di alcun farmaco. Quando questi si manifestano in maniera debole e non dolorosa, ma fastidiosa, e non sono a cadenza ritmica come possono essere invece delle vere e proprie contrazioni, possono essere causati dai seguenti motivi:
– stipsi (malfunzionamento dell’attività intestinale), che si risolve bevendo molta acqua e assumendo fibre e fermenti lattici che favoriscono l’attività intestinale;
– meteorismo e flatulenza, che si possono risolvere con l’assunzione di tisane al finocchio ed evitando cibi pesanti, elaborati o particolarmente speziati e piccanti;
– virus intestinale (soprattutto se associato a vomiti e diarrea), qui sebbene non si tratti di una situazione eccessivamente preoccupante meglio rivolgersi al medico e chiedere un consiglio;
–dolore del legamento rotondo: molto frequente a cominciare dal secondo trimestre, questo fastidioso crampo si manifesta quando si fanno movimenti bruschi, o si cambia posizione in maniera brusca e sbrigativa, per via delle contrazioni dei legamenti dell’utero che sostengono il peso del pancione;
Fitte in gravidanza, rimedi per alleviare i dolori
Per alleviare il fastidioso disturbo, cerchiamo di dedicare buona parte del nostro tempo al riposo, assecondando il nostro bisogno di dormire e di riposare; il riposo deve essere possibilmente nelle posizioni più corrette e adatte alla nostra condizione. Quando le fitte si manifestano, rilassiamoci e distendiamo le gambe, mantenendole leggermente sollevate e beviamo tanta acqua per ridurre la ritenzione idrica. Se il fastidio non passa, rilassiamoci con una doccia o un bagno caldo. Infine, si potrebbe valutare l’utilizzo di una borsa dell’acqua calda (non troppo calda) nel punto dolorante.
Se i dolori non passano o si fanno più forti, e si verificano perdite di sangue, svenimenti, annebbiamento della vista e febbre, contattate immediatamente il vostro medico curante o il ginecologo.
Carmela
Magnesio
Cutelli Sara
Dopo quando partorisci ti rendi conto che quelle “fitte” non erano niente a confronto!….