L’intolleranza al lattosio è molto frequente in età pediatrica e, in genere, provoca nei bambini dei disturbi gastrointestinali più o meno intensi.
Intolleranza al lattosio: i sintomi comuni ai bambini
Talvolta l’intestino è incapace di scindere il lattosio (uno zucchero complesso che si trova anche nel latte materno) in due zuccheri semplici, galattosio e glucosio. Questo difetto nasce dalla carenza parziale o totale di un enzima specifico chiamato “lattasi” che si trova nelle cellule di rivestimento dell’intestino. Il lattosio non digerito resta nel lume intestinale e viene fatto fermentare dalla flora batterica, dando seguito a diarrea e gas.
L’intolleranza al lattosio si manifesta con dei sintomi piuttosto caratteristici e comuni alla maggior parte di colore che ne soffrono, fra questi ricordiamo: dolori addominali simili a crampi, diarrea, meteorismo e, in rari casi, anche malnutrizione e perdita di peso.
Intolleranza al lattosio, come intervenire nei bambini
Se ritenete che il vostro bimbo sia intollerante al lattosio, potrete scoprirlo con un semplice test assolutamente indolore, il breath test o test del respiro
. Questo esame avviene generalmente in regime di day hospital ed è molto semplice: il bambino (a digiuno) deve soffiare dentro un particolare palloncino.
Subito dopo gli si fa bere una piccola quantità di lattosio (che varia in base al peso del piccino) e in seguito dovrà soffiare dentro il palloncino a intervalli di 30 minuti ciascuno per circa 3 ore.
In questo modo, il respiro raccolto è esaminato da un macchinario che valuta il contenuto d’idrogeno derivante dalla fermentazione del lattosio nel lume intestinale e, in base a ciò, si verifica la presenza o meno dell’intolleranza.
Nel caso di neonati o di bambini non collaboranti, esistono delle macchine specifiche che riescono a eseguire il test anche senza la partecipazione attiva dei piccoli pazienti.
Se l’intolleranza al lattosio è confermata, generalmente, si prescrive una dieta che escluda tutti i latticini e i cibi contenenti lattosio (come, ad esempio, il prosciutto cotto). E’ bene ricordare, tuttavia, che il deficit di lattasi nella maggior parte dei casi è solo parziale e può modificarsi nel tempo.